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Mazzette per i ricongiungimenti. Un arresto in prefettura a Milano

Funzionario dello Sportello Unico per l’Immigrazione  filmato mentre prende soldi per agevolare il rilascio del nulla osta. In carcere anche un cittadino egiziano che faceva da intermediario

Milano -11 giugno 2014 – L’hanno sorpreso in flagranza di reato, mentre incassava una tangente in cambio della quale avrebbe agevolato un ricongiungimento familiare. Per questo ieri sono scattate le manette per un funzionario dello Sportello Unico per l’Immigrazione di Milano.

A far partire le indagini è stata una denuncia partita proprio dalla Prefettura, che si era accorta di diverse anomalie sulla concessione dei nulla osta al ricongiungimento familiare. La Polizia, coordinata dal pm Antonio D’Alessio e dal dirigente della quadra mobile Alessandro Giuliano, ha quindi iniziato a controllare l’impiegato e ha scoperto che concedeva favori a pagamento, avvalendosi di un cittadino egiziano come intermediario.

L’atto finale si è consumato ieri, nel suo ufficio in corso Monforte, sotto lo sguardo indiscreto di una telecamera piazzata dagli investigatori. Appena ha incassato i soldi (si parla di poche centinaia di euro, ma da moltiplicare per un discreto giro d’affari), sono intervenuti gli agenti e lo hanno arrestato.

Ora il funzionario dello Sportello Unico per l’Immigrazione dovrà rispondere dell’accusa di corruzione davanti al giudice per le indagini preliminari, chiamato a convalidare il suo arresto. Anche l’egiziano è finito in carcere, avrebbe “facilitato” decine di ricongiungimenti, soprattutto dall’Egitto e da altri paesi del Nordafrica.

 

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