Roma – 26 aprile 2012 – Diminuisce, per la prima volta, l’immigrazione in Usa dal Messico. Anzi, un recente studio del Pew Hispanic Center mostra una svolta storica nei flussi migratori nordamericani: in questi anni di profonda crisi economica negli Stati Uniti il numero dei messicani che e’ ritornato in patria e’ superiore a quello di chi ancora viene tentato dal sogno americano.
“Credo che il boom dell’immigrazione messicana sia finita e non credo che torneremo mai ai numeri che abbiamo visto negli anni ’90”, ha affermato Douglas Massey, docente di sociologia della Princeton University e direttore del Mexican Migration Project, che raccoglie dati sul fenomeno migratorio da 30 anni.
Le cifre parlano chiaro: tra il 2005 e il 2010 quasi 1,4 milioni di messicani sono tornati a casa dagli Stati Uniti, una cifra doppia rispetto al decennio precedente. Mentre il numero di quelli che sono migrati negli Usa nello stesso periodo e’ stato di meno della meta’ dei tre miloni dei messicani che hanno attraversato il confine in cerca dell’american dream tra il 1995 e il 2000.
La diminuzione degli ingressi e’ risultato di un mix di diversi fattori: non solo la crisi economica, ma anche i maggiori controlli alla frontiera, una politica delle deportazioni dei clandestini piu’ aggressiva e anche un tasso di natalita’ piu’ basso in Messico.
Al momento ci sono 12 milioni di immigrati messicani negli Stati Uniti, oltre la meta’ dei quali entrati illegalmente. La maggioranza vive in California e Texas.
Il rapporto del Pew Center non precisa quanti degli immigrati rientrati in Messico fossero clandestini , ma altre statistiche indicano che molti di loro dovessero esserlo: il numero dei messicani senza documenti e’ passato da 7 milioni nel 2007 a 6,1 milioni nel 2011. Mentre il numero dei residenti legali e’ leggermente aumentato da 5,6 milioni e 5,8 milioni.