Provenivano da El Salvador, Honduras, Ecuator e Brasile Città del Messico, 26 agosto 2010 – Le 72 persone assassinate nel nord del Messico, i cui corpi sono stati trovati in una fossa comune in un ranch, erano immigrati da El Salvador, Honduras, Ecuator e Brasile.
E’ quanto ha dichiarato un testimone, ha riportato il portavoce per la sicurezza del governo, Alejandro Poirè, che ha precisato che si sta verificando questa informazione con i paesi di appartenenza.
Definendo la strage come una cosa "estramamente grave, che suscita la massima indignazione", Poire ha spiegato che le gang dei narcos da tempo hanno iniziato a sequestrare i migranti, che tentano di attraversare il confine con gli Stati Uniti, a scopo di estorsione o per cercare di arruolarli nelle loro fila.
La fossa comune e’ stata ritrovata – e’ stato spiegato ancora ad una conferenza stampa a cui ha partecipato la Marina, la procura generale e l’ufficio nazionale per l’immigrazione – perche’ un uomo dell’Ecuador, rimasto ferito ma sfuggito alla mattanza, e’ riuscito a raggiungere una caserma dell’esercito denunciando la strage, avvenuta nello stato di Tamaulipas.