Roma, 2 agosto 2024 – Con una recente delibera di giunta, il “Protocollo d’intesa sulle modalità di collaborazione per favorire percorsi di integrazione dei migranti richiedenti asilo, ospiti del sistema di accoglienza della provincia di Belluno” è stato approvato. Questo schema di protocollo, che ora dovrà essere siglato dai vari enti, mira a coinvolgere le aziende del territorio per mettere a disposizione percorsi formativi per i richiedenti asilo che si trovano a Orzes, con l’obiettivo di facilitarne l’ingresso nel mondo lavorativo.
Migranti, come funziona il protocollo
In prima linea ci sono Confindustria e Confartigianato, pronte a supportare questa iniziativa. Marco Dal Pont, assessore comunale alle politiche sociali, spiega: “Questi ragazzi saranno inseriti nel percorso lavorativo perché in questa provincia abbiamo difficoltà ad integrare le forze. Abbiamo le aziende che hanno necessità e non trovano lavoratori e abbiamo il sistema sanitario che non trova operatori: vogliamo includerli nel sistema lavorativo per sopperire a queste carenze, perché abbiamo paura che vadano via le aziende e che non vengano erogati i servizi. Faranno il loro percorso lavorativo, poi se le imprese li riterranno idonei li regolarizzeranno, altrimenti faranno diversamente. Si chiama Progetto Orzes, spero poi che altri seguano questa via”.
Il piano prevede che la Prefettura di Belluno, di concerto con la Cooperativa Integra, individui i migranti richiedenti asilo presenti nel sistema di accoglienza da destinare ai percorsi formativi. Il Comune di Belluno provvederà alla promozione di eventuali percorsi di inclusione sociale per i migranti presenti nel Comune e ospiti presso le strutture della Cooperativa Integra. Gli enti che lo firmeranno sono: la Prefettura, Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Imprese Belluno, Comune di Belluno, cooperativa Integra e Cpia di Belluno.
Le imprese avranno un ruolo centrale. Confindustria Belluno Dolomiti e Confartigianato Imprese Belluno sensibilizzeranno le imprese del territorio e promuoveranno l’adesione all’iniziativa. Le aziende individuate attiveranno percorsi formativi per i migranti richiedenti asilo, finanziando i corsi di lingua italiana, i corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 81/2008, e i successivi percorsi formativi.
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