Roma, 28 maggio 2024 – Manca sempre meno alle elezioni europee, e il tema migranti si fa sempre più spigoloso. In particolare, a far discutere è la recente approvazione del Patto sulle migrazioni Ue. “Si va sempre più verso una gestione disumana del fenomeno migratorio, in cui il diritto d’asilo è sempre meno esigibile e la vita delle persone sempre meno importante”, ha infatti commentato l’europarlamentare Pietro Bartolo, intervistato da Fanpage.it.
Migranti, Pietro Bartolo: “Gestione sempre più disumana”
Per quasi trent’anni Bartolo ha messo a disposizione di Lampedusa il suo impegno in quanto medico, curando e assistendo migliaia di migranti. Ora, come europarlamentare, osserva con preoccupazione l’evoluzione delle politiche migratorie europee. “Ho votato a favore del regolamento RAMM (Regolamento sulla gestione della migrazione e asilo) di cui sono stato relatore ombra per il Gruppo S&D perché introduce per la prima volta il principio della solidarietà obbligatoria in un testo legislativo ed è qualcosa di importante. Rispetto al testo approvato in Parlamento, le proposte legislative adottate dal Consiglio e dalla Plenaria del Parlamento, lo considero estremamente deludente e per certi versi anche pericoloso, perché limita il diritto d’asilo. Inoltre, introduce meccanismi che ritengo disumani come la rilevazione biometrica anche per i bambini dai 6 anni in su, incoraggia le esternalizzazioni e procedure speciali per la richiesta d’asilo per chi arriva da Paesi considerati sicuri.
Anche se, questi Paesi, sicuri non sono. Come, per esempio, la Tunisia, da cui le persone continuano a scappare. Il mio giudizio è molto critico. Dico che dovremo vigilare sull’applicazione di questo Patto che dà supporto normativo ad azioni oggi ritenute illegali perché contrarie ai trattati internazionali”, ha infatti commentato ai microfoni di Fanpage.it. Il nuovo Patto, poi, prevede un ruolo ampliato per Frontex, che Bartolo vede con preoccupazione. L’agenzia, infatti, sarà coinvolta nei rimpatri dei migranti irregolari e nelle politiche di esternalizzazione verso Paesi terzi. E l’europarlamentare ritiene eccessivo il piano di triplicare il numero di agenti di Frontex, affermando che “non dobbiamo difendere le frontiere europee, non siamo in guerra.”
Infine, riflettendo sulla necessità di una missione di soccorso europea, Bartolo sottolinea che non possiamo assuefarci alle tragedie in mare. “Resto convinto che una missione di soccorso europea continua a essere necessaria”, ha infatti dichiarato. A detta sua, l’accoglienza dei profughi ucraini dimostra che si possono creare vie legali e sicure per l’arrivo in Europa. Una soluzione che considera essenziale per affrontare la questione migratoria.
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