Roma, 16 aprile 2024 – La Premier Giorgia Meloni si prepara per il quarto viaggio a Tunisi in meno di un anno. Lì incontrerà, di nuovo, il presidente Kais Saied. L’appuntamento, previsto per mercoledì mattina, si rivela sempre più cruciale di fronte al persistente aumento degli arrivi di migranti sulle coste italiane provenienti dalla Tunisia. Nonostante l’accordo stipulato lo scorso luglio tra l’Unione Europea e la Tunisia, infatti, e nonostante le promesse, i flussi migratori hanno recentemente ripreso slancio, mettendo sotto pressione non solo l’Italia, ma l’intero continente.
Migranti, Meloni vola di nuovo in Tunisia
Il principale obiettivo di Meloni è quello di fermare il flusso migratorio, una delle questioni centrali della sua campagna per le elezioni europee. Tuttavia, nonostante i frequenti incontri tra Meloni e Saied e la firma del memorandum, i numeri degli arrivi dei migranti sono tornati a crescere in modo significativo, sollevando sospetti su un possibile allentamento dei controlli da parte delle autorità tunisine.
Parallelamente, il presidente Saied manifesta crescente irritazione e determinazione nel non voler subire pressioni esterne sulla politica migratoria del suo Paese. Tra l’altro, il negoziato tra la Tunisia e il Fondo Monetario Internazionale (FMI), necessario per sbloccare importanti fondi di assistenza economica, è bloccato proprio dal rifiuto di Saied di presentare un piano dettagliato di riforme. In un contesto di economia tunisina instabile e crescenti tensioni sociali, Saied sembra orientarsi quindi verso una politica estera più incentrata su altri Paesi, come l’Arabia Saudita, l’Algeria e la Cina. Forse con l’obiettivo di esercitare pressioni sull’Europa.
Nel frattempo, migliaia di migranti subsahariani si trovano in una situazione precaria in Tunisia, con risorse limitate e minacce di deportazione verso le frontiere con l’Algeria e la Libia. E l’aumento delle tensioni tra i migranti e la popolazione locale aggiunge ulteriori complicazioni a una situazione già complessa. La visita di Meloni a Tunisi assume, quindi, un’importanza cruciale. Vedremo se sarà in grado di trovare soluzioni concrete per gestire il problema in modo efficace e umanitario.
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