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Migranti, cosa dice l’Unione europea rispetto alla “cauzione” per evitare i Cpr

Roma, 25 settembre 2023 – Il governo italiano guidato dalla coalizione di destra di Giorgia Meloni, ha recentemente introdotto una misura sorprendente e dibattuta per affrontare il problema dell’immigrazione. Si tratta di una sorta di “cauzione” ammontante a cinquemila euro che offre ai migranti la possibilità di evitare il trattenimento previsto nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr). Il provvedimento, però, non ha convinto l’Unione europea. “Siamo in contatto con le autorità italiane per capire di più”, ha infatti dichiarato la portavoce dell’esecutivo Ue per le Migrazioni Anitta Hipper.

Migranti, il commento dell’Ue alla “cauzione”

“Le alternative alla detenzione devono passare il test di proporzionalità. E’ importante avere le giuste salvaguardie per assicurarlo e la cauzione deve essere decisa sulla base di una valutazione individuale“, ha aggiunto inoltre la portavoce. La nuova misura consente a coloro che possono permettersi di pagare la “cauzione” di rimanere liberi mentre attendono l’esito delle loro procedure legali. Tuttavia, c’è una clausola importante: se ricevono un diniego delle loro richieste e un ordine di espulsione e successivamente non si presentano per il rimpatrio, perderanno il diritto a riavere i cinquemila euro. Questo sistema è stato oggetto di discussioni e critiche, con alcune voci che lo hanno paragonato a una sorta di “pizzo di Stato“. Inoltre, aggiunge ulteriori oneri finanziari a quelli già affrontati dai migranti nel loro tentativo di raggiungere l’Europa, rendendo il processo ancora più costoso e complesso.

Il decreto attuativo di questa misura è stato firmato dai ministri dell’Interno, della Giustizia e dello Sviluppo Economico. Con questo testo, si stabilisce che la garanzia finanziaria, fissata a 4.938 euro, serve a coprire le spese per un periodo massimo di trattenimento di quattro settimane nei Cpr. Inoltre, coprirebbe la somma necessaria per il rimpatrio e i mezzi minimi di sussistenza per il migrante durante questo periodo. La garanzia finanziaria, tra l’altro, deve essere fornita attraverso una fideiussione bancaria. O tramite una polizza fideiussoria assicurativa ed è un obbligo individuale, il che significa che non può essere fornita da terzi. Infine, deve essere prestata entro un determinato termine dopo le procedure di identificazione.

Nel caso in cui lo straniero si dovesse allontanare in modo improprio o non dovesse rispettare le condizioni stabilite, il prefetto del luogo in cui è stata prestata la garanzia finanziaria procederà all’escussione della cifra. Le somme raccolte in questo modo verranno destinate alle entrate del bilancio dello Stato.

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