Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Migranti, cosa ha detto Piantedosi nell’informativa alle Camere sulla strage di Cutro

Roma, 7 marzo 2023 – Oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riferito alla Camera l’informativa urgente rispetto alla strage di migranti di Cutro. Nello specifico, il titolare del Viminale è chiamato a ricostruire quanto accaduto, chiarire i dubbi sulla gestione dei soccorsi, definire le responsabilità in base alla normativa vigente. E, infine, dare spiegazioni per il ruolo avuto in quelle ore dalla Guardia di Finanza dalla Guardia Costiera.

Migranti, cos’ha detto Piantedosi alla Camera

Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti“. Il bilancio “non è ancora definitivo”, ma “li aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati”, ha dichiarato il ministro Piantedosi alla Camera.

“Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari. Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del Governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni.

Sulla base degli elementi acquisiti dal Ministero della giustizia, gli scafisti decidono di sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte. Temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli. Il piano prevedeva l’arrivo a ridosso della riva sabbiosa, con il successivo sbarco e la fuga sulla terraferma”.

Intorno alle 4 di domenica, poi, “sull’utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall’operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone. È questo il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane“, ha aggiunto inoltre Piantedosi.

Piantedosi: “Non c’è stata segnalazione di emergenza”

Nei momenti immediatamente precedenti al naufragio la navigazione “era proseguita fino alle 3.50. Allorquando, a circa 200 metri dalla costa, erano stati avvistati dalla barca dei lampeggianti provenienti dalla spiaggia. E a quel punto gli scafisti, temendo la presenza delle forze dell’ordine lungo la costa, effettuano una brusca virata nel tentativo di cambiare direzione per allontanarsi dal quel tratto di mare. In quel frangente, la barca, trovandosi molto vicino alla costa ed in mezzo ad onde alte, urta, con ogni probabilità, il basso fondale (una secca). Per effetto della rottura della parte inferiore dello scafo, comincia ad imbarcare acqua.

E’ essenziale chiarire che l’attivazione dell’intero sistema Sar non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza. Solo ed esclusivamente se c’è tale segnalazione, si attiva il dispositivo Sar. Laddove, invece, non venga segnalato un distress, l’evento operativo è gestito come un intervento di polizia. Anche in ragione di quanto prima osservato circa la capacità di soccorso delle nostre unità navali. È esattamente quanto avvenuto nel caso in questione”, ha poi precisato il ministro dell’Interno.

Schlein: “Ennesima occasione sprecata”

L’informativa sulla strage dei migranti non ha soddisfatto però le aspettative dell’opposizione. “Piantedosi ha sprecato l’ennesima occasione per dare una risposta su Cutro”, ha infatti commentato Elly Schlein, auspicando che la Premier Meloni riferisca in Aula al più presto. Anche perchè, ha avvertito la segretaria del PD, “non faremo un passo indietro sulla richiesta della verità”.

“Il governo sia accusato di strage”, è invece la richiesta di Peppe Provenzano, che riprende le parole pronunciate proprio da Giorgia Meloni nel 2015. Infine, il M5S ha chiesto a Salvini non solo di dimettersi, ma anche di smetterla di “scappare dal Parlamento come un coniglio”. Intanto, altri due corpi sono stati ritrovati questa mattina a Cutro. Si tratta di una giovane donna di 25 anni e di una bambina di 3 anni.

>> Tutte le notizie di Stranieri in Italia

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 1 Media: 5]
Exit mobile version