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Migranti e calo demografico: uno studio rivela che servirebbero almeno 400mila stranieri l’anno per salvare il welfare

Roma, 20 febbraio 2024 –  L’Italia, così come l’Europa, si trova di fronte a una sfida cruciale: come garantire la sostenibilità del proprio sistema di welfare in un contesto di invecchiamento della popolazione e crescenti esigenze sociali? Secondo alcuni esperti e le proiezioni Eurostat, la risposta potrebbe risiedere nell’accoglienza di migranti.

I migranti come potenziale per salvare il welfare

Secondo le previsioni, l’Italia perderà quasi sei milioni di adulti in età lavorativa entro il 2040, un trend che mette a rischio l’equilibrio del sistema di welfare. Per affrontare questa sfida, è necessario compensare il declino demografico con importanti flussi migratori dall’estero. È questo che emerge dallo studio condotto da Allianz Trade, società leader nell’assicurazione crediti alle imprese, che ha elaborato diversi scenari per valutare come mitigare l’impatto del cambiamento demografico.

Il caso della Germania rappresenta un esempio emblematico: nonostante registri livelli record di immigrazione, il Paese si trova comunque di fronte a una carenza di lavoratori qualificati. Anche aumentando l’età pensionabile e i tassi di partecipazione al lavoro delle donne, la Germania avrebbe ancora bisogno di un numero significativo di migranti ogni anno per mantenere stabile il mercato del lavoro. La situazione non è molto diversa in Italia e in Spagna, dove sono necessari rispettivamente 414.000 e 338.000 migranti all’anno per compensare il declino demografico. Tuttavia, grazie a riforme del lavoro volte ad aumentare la partecipazione, questi numeri potrebbero essere ridotti sensibilmente.

La competizione globale per attrarre manodopera qualificata si intensificherà, con la popolazione in età lavorativa in calo anche nei Paesi dell’Europa dell’est. Paesi come Bulgaria, Polonia e Romania dovranno fare ulteriori sforzi per attrarre lavoratori qualificati. In questa cornice, l’immigrazione assume un ruolo cruciale nel sostenere l’occupazione e il sistema di welfare. Nei settori della trasformazione alimentare, della ristorazione, della gastronomia e dell’edilizia, infatti, i migranti rappresentano già una parte significativa della forza lavoro. Tuttavia, l’immigrazione da sola non può risolvere completamente la sfida demografica. È necessario, quindi, un approccio equilibrato che includa politiche per aumentare la partecipazione al lavoro, migliorare l’accesso all’istruzione e promuovere una politica familiare favorevole alla natalità.

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