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Migranti, nuova aggressione a Grumo Nevano: possibili legami con la criminalità organizzata

Roma, 9 settembre 2024 – A Grumo Nevano, in provincia di Napoli, la tensione continua a salire a causa di una serie di brutali aggressioni contro migranti delle comunità bangladese, indiana e pakistana. L’ultimo episodio, avvenuto dopo una manifestazione di protesta organizzata solo pochi giorni fa, ha visto un cittadino indiano colpito con una bottiglia alla testa da un gruppo di giovani, riportando ferite che hanno richiesto 11 punti di sutura.

Migranti, nuovi attacchi a Grumo Nevano

Nonostante le rassicurazioni del Prefetto di Napoli e le numerose denunce, le autorità sembrano incapaci di fermare questa preoccupante escalation di violenza, che potrebbe nascondere legami con la criminalità organizzata. Per questo le comunità migranti, con il sostegno delle realtà locali, dopo l’ennesimo episodio sono nuovamente scese in piazza, circa 700 persone, per chiedere maggiore sicurezza e attenzione da parte delle autorità. Le modalità degli attacchi seguono uno schema ricorrente: gruppi di giovani su motorini o automobili, spesso coperti da caschi, prendono di mira i migranti nelle prime ore del mattino o la sera, mentre si recano o tornano dal lavoro. A complicare la situazione vi è l’assenza di targhe su alcuni veicoli, che alimenta il sospetto di un’organizzazione dietro questi attacchi.

Secondo Maryema Faye, attivista del Movimento Rifugiati e Migranti di Napoli, vi è un crescente timore che dietro questa ondata di violenza ci possa essere la mano della criminalità organizzata. Le comunità migranti che lavorano nel settore tessile locale, un ambito storicamente influenzato dalla camorra, hanno iniziato negli anni a rilevare alcune fabbriche e a gestire le forniture, una dinamica che potrebbe aver destabilizzato gli equilibri economici nella zona.

Nonostante le ripetute denunce alle forze dell’ordine, la situazione sembra ancora in stallo. “Non possiamo continuare a vivere nella paura. Questa manifestazione è contro il razzismo, ma anche contro la violenza della camorra. L’unione può portare al cambiamento”, ha spiegato Faye a Fanpage.it. Per le comunità locali e migranti, infatti, il rischio è che il silenzio istituzionale e l’assenza di azioni concrete possano peggiorare una situazione già esplosiva, trasformando Grumo Nevano in un simbolo inquietante di intolleranza e ingiustizia.

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