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Migranti, in Ue salta l’accordo sul Patto di Migrazione e Asilo

Roma, 27 luglio 2023 – La riforma del Patto di Migrazione e Asilo, in discussione a Bruxelles, si è bloccata proprio quando la Premier Giorgia Meloni puntava sulla sua strategia italiana verso il Mediterraneo e l’Africa, trovandosi di fronte a uno dei suoi asset centrali congelato dallo stallo europeo. Il regolamento riguardante situazioni di crisi, che prevede deroghe e oneri per gli Stati membri in caso di forti afflussi di migranti, infatti, ha incontrato una serie di opposizioni nel Coreper, la riunione degli ambasciatori dei 27, che ha impedito il passaggio al successivo stadio di negoziato con il Parlamento europeo.

Migranti, bloccato il Patto di Migrazione e Asilo

Questo impasse rappresenta una sfida significativa per la strategia italiana verso la sponda Sud del Mediterraneo, già messa a dura prova dall’atteggiamento, almeno dichiarato, del presidente della Tunisia Kais Saied. Proprio lui, infatti, sembra essere riluttante a trasformare il suo Paese in un “Paese terzo” per la gestione dei flussi migratori. Al centro delle divergenze c’è un punto particolarmente controverso riguardante i regolamenti che prevedono deroghe alla procedura di frontiera o l’interruzione dei trasferimenti dei cosiddetti “dublinanti” verso gli Stati di primo approdo. Questo punto è stato oggetto di valutazioni giuridiche e politiche contrastanti, con alcuni Stati membri che si sono opposti all’accordo.

La Germania, preoccupata per il potenziale impatto negativo sui diritti delle persone in cerca di protezione in Europa, ha deciso di astenersi. Mentre il gruppo di Visegrad, formato da Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, insieme all’Austria, ha votato contro l’accordo per ragioni diverse. A questo punto, spetta alla presidenza spagnola cercare di trovare un nuovo compromesso, ma anche questa strada si preannuncia difficile. Inoltre, sia il governo spagnolo sia quello olandese si trovano in una posizione politica incerta. Il che potrebbe limitare il loro margine di manovra nella ricerca di un accordo. La situazione si presenta simile a quella di altri Paesi membri, come la Germania e i Paesi Bassi, che hanno vissuto dibattiti politici divisivi sul tema migratorio, rendendo ancora più complesso trovare una soluzione condivisa.

Con le elezioni europee alle porte, la questione dei migranti rimane uno dei temi più caldi e divisivi, capace di generare contrasti sia tra le diverse fazioni politiche all’interno dei Paesi membri che tra gli stessi Stati dell’Unione.

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