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Migranti, l’allarme di MSF: “Al confine con la Francia separazioni familiari e respingimenti violenti”

Roma, 4 agosto 2023 – Sempre più famiglie di migranti vengono divise una volta raggiunto il confine tra l’Italia e la Francia. Un dramma che si aggiunge al già tragico viaggio che i profughi sono costretti ad affrontare per raggiungere l’Europa. A testimoniarlo è l’ultimo dossier presentato da Medici Senza Frontiere, “Vietato Passare – La sfida quotidiana delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera franco-italiana” sulla situazione dei migranti in transito a Ventimiglia e respinte al confine con la Francia.

Migranti, il dramma alla frontiera con la Francia

“Siamo stati fermati a Nizza dalla polizia. Mia moglie è incinta. È stata portata in ospedale perché è svenuta mentre la ammanettavano. Io e mio figlio di due anni siamo stati portati alla stazione di polizia di frontiera di Mentone. Abbiamo passato la notte al freddo e la mattina successiva siamo stati respinti e riportati in Italia, ma non abbiamo notizie di mia moglie“, ha raccontato un uomo della Costa d’Avorio all’équipe di Medici Senza Frontiere.

Il rapporto mette in luce una realtà allarmante: respingimenti sistematici, separazioni familiari e violenze inflitte ai migranti in transito. Secondo quanto documentato dal team di MSF, almeno quattro casi di separazioni di nuclei familiari sono avvenuti al confine di Ventimiglia. Proprio lì, infatti, i migranti vengono respinti dalla polizia francese in maniera indiscriminata e spesso violenta. Uomini, donne, bambini e persone vulnerabili si ritrovano poi sul territorio italiano senza un adeguato riparo. E con un accesso limitato ad assistenza sanitaria, cibo e acqua potabile. Il rapporto, poi, rivela che otto migranti su dieci che tentano l’attraversamento verso la Francia sono stati respinti più di una volta.

Molti di loro hanno subito detenzioni arbitrarie e trattenuti in container durante la notte, in condizioni di sovraffollamento e promiscuità, senza alcuna protezione specifica per donne e minori. L’assistenza medica, il cibo e l’acqua sono stati spesso negati, e le condizioni igieniche sono state considerate inadeguate.

MSF: “Profughi sistematicamente respinti dalla polizia francese”

Sergio Di Dato, coordinatore del progetto di MSF a Ventimiglia, ha sottolineato che le persone vulnerabili vengono respinte senza valutazione delle loro specifiche condizioni, finendo poi senza assistenza sul territorio italiano. MSF quindi fa appello all’Italia, alla Francia e agli altri paesi europei affinché mettano in atto misure per garantire dignità e protezione ai migranti in transito. Ponendo fine ai respingimenti sistematici e alle violenze alle frontiere. La richiesta, perciò, è quella di rispettare i diritti umani fondamentali delle persone migranti. E garantire passaggi legali e sicuri per coloro che cercano assistenza e protezione in Europa.

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