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Migranti, l’allarme di Sea Watch: “30 persone stanno naufragando e nessuno interviene”

Roma, 27 agosto 2024 – Nel Mediterraneo si sta consumando un dramma umano sotto gli occhi del mondo. Un gommone con a bordo 30 migranti, tra cui 4 bambini, è in procinto di affondare, e le richieste di soccorso stanno cadendo nel vuoto. L’allarme è stato lanciato su X (l’ex Twitter) dall’organizzazione non governativa Sea-Watch International, che ha denunciato come 12 dei naufraghi siano stati costretti a gettarsi in acqua nel disperato tentativo di alleggerire il gommone ormai sgonfio.

Migranti, l’allarme di Sea Watch

Le autorità stanno ignorando le nostre richieste di aiuto,” si legge nel post, che descrive una situazione drammatica e urgente. Secondo Sea-Watch Italy, infatti, l’Italia ha indicato la Tunisia come responsabile dell’operazione di soccorso, ma le autorità tunisine, secondo quanto riportato, non hanno ancora risposto. “Di recente, la ‘zona di ricerca e soccorso tunisina’ è stata dichiarata in pompa magna. Ora vediamo la realtà: una barca sta affondando davanti ai nostri occhi e nessuno sta intervenendo,” ha denunciato Sea-Watch. La stessa Sea-Watch ha comunicato che il loro equipaggio a bordo dell’aereo di ricognizione Seabird ha segnalato l’emergenza già la scorsa notte alle autorità maltesi, italiane e tunisine. Nessuno, però, ha ancora preso provvedimenti. La frustrazione e l’urgenza della situazione si fanno sentire: “Ogni minuto conta. La Tunisia ci sta ignorando e le autorità europee stanno rispondendo ‘Non siamo responsabili’. Vergognatevi!

Il caso è stato riportato anche da Alarm Phone, un’altra organizzazione che fornisce supporto ai migranti in pericolo, che è in contatto diretto con le persone a bordo del gommone bianco. Secondo i migranti, l’acqua sta entrando nel gommone, rendendo la situazione ancora più disperata. Alarm Phone ha reso noto di aver allertato le autorità già cinque ore prima che Sea-Watch lanciasse il suo allarme, ma ancora nessun Paese è intervenuto. Mentre questa emergenza resta senza risposta, Alarm Phone ha segnalato un secondo caso di naufragio: 117 persone, in viaggio dal Libano verso l’Italia, si trovano in gravi difficoltà vicino a Creta. Il carburante è esaurito e non c’è più cibo a bordo. Anche in questo caso, l’organizzazione ha allertato la Guardia costiera greca e le navi mercantili vicine, sollecitando un intervento immediato per salvare vite umane.

Le immagini di queste tragedie, denunciate in tempo reale, mettono in evidenza l’inefficienza e l’indifferenza delle autorità coinvolte, mentre migliaia di vite continuano a essere messe in pericolo nelle acque del Mediterraneo.

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