Roma, 13 settembre 2024 – In seguito all’attentato di Solingen, in cui tre persone sono state uccise da un 26enne siriano la cui richiesta di asilo era stata respinta, la Germania ha annunciato l’intenzione di intensificare i controlli alle frontiere. La decisione rappresenta un ulteriore passo verso un inasprimento delle politiche migratorie da parte di Berlino, che intende rafforzare la sicurezza ai confini per prevenire episodi simili e porre un’ulteriore stretta sui migranti in Europa.
Migranti, ulteriori strette in Europa
Tra i segnali di irrigidimento, spicca anche l’Olanda, che si prepara a chiedere formalmente a Bruxelles un opt-out dalle politiche comuni di asilo dell’Unione Europea. La ministra per l’Asilo, Marjolein Faber, esponente dell’ultradestra di Geert Wilders, ha annunciato la possibilità di dichiarare una crisi nazionale sull’immigrazione. Questa misura drastica potrebbe includere la sospensione temporanea dell’esame delle domande di asilo, un chiaro segnale di una stretta significativa nelle politiche migratorie del Paese. Il premier olandese Dick Schoof, poi, presenterà i dettagli dell’agenda di governo nelle prossime ore, ma è già evidente l’intenzione dell’Olanda di allontanarsi dalle direttive comunitarie in tema di accoglienza.
In controtendenza rispetto al passato, poi, la Svezia ha confermato la sua intenzione di ridurre drasticamente il numero di migranti sul proprio territorio. Il governo conservatore svedese ha annunciato un incentivo economico senza precedenti per chi deciderà volontariamente di lasciare il Paese entro il 2026. I migranti potranno ricevere fino a 350mila corone (circa 30.700 euro) se sceglieranno di tornare nei propri Paesi di origine. “Siamo nel mezzo di un cambiamento di paradigma nella nostra politica migratoria”, ha dichiarato il ministro per le Migrazioni Johan Forssell. L’iniziativa è volta a ridurre la pressione migratoria in un Paese che, per anni, ha avuto una delle politiche di accoglienza più generose al mondo. Attualmente, i migranti che scelgono di partire possono ricevere fino a 10mila corone per adulto e 5mila per bambino, con un massimo di 40mila corone per famiglia.
I dati di Frontex
Nonostante il calo complessivo degli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea, alcune rotte stanno registrando aumenti significativi. Secondo i dati preliminari di Frontex, nei primi otto mesi del 2024 si è registrato un calo del 39%, con 139.847 attraversamenti irregolari complessivi. Le rotte del Mediterraneo centrale e dei Balcani occidentali hanno visto le diminuzioni più significative, rispettivamente con un calo del 64% e del 77%. Tuttavia, la frontiera terrestre orientale e la rotta dell’Africa occidentale hanno registrato incrementi preoccupanti: il numero di migranti provenienti da queste aree è aumentato rispettivamente del 193% e del 123%, con i Paesi di origine principali identificati come Siria, Mali e Afghanistan.
Mentre alcuni Paesi dell’Ue continuano a cercare soluzioni comuni per affrontare la gestione dei flussi migratori, altri stanno chiaramente optando per misure nazionali sempre più rigide. L’Olanda e la Svezia rappresentano due esempi di come i governi stiano cercando di rispondere alle crescenti preoccupazioni dei loro elettorati, rafforzando le misure di controllo e riducendo la capacità di accoglienza. E queste nuove politiche, se da un lato rispondono a una crescente pressione politica interna, dall’altro potrebbero esacerbare le già delicate relazioni tra i Paesi membri dell’Unione Europea, che ancora faticano a trovare una strategia comune per gestire una delle questioni più divisive del continente.
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