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Volontariato e integrazione: a Lodi un protocollo d’intesa per favorire la partecipazione dei richiedenti asilo

Roma, 22 marzo 2024 – Nella cornice della Prefettura di Lodi, è stato firmato ieri un importante protocollo d’intesa, un accordo che promuove attività di volontariato da parte dei migranti richiedenti asilo nel territorio di Ospedaletto Lodigiano. La firma ha coinvolto il prefetto, il sindaco locale, il direttore dell’Inail Pavia Lodi e i rappresentanti di “Think” Spa, la società che gestisce il centro di accoglienza straordinaria di Ospedaletto.

Migranti, a Lodi un progetto di volontariato

L’accordo è parte di un’iniziativa più ampia avviata dalla Prefettura in collaborazione con gli enti locali, mirata a favorire percorsi di formazione e integrazione per i migranti ospiti dei centri di accoglienza straordinaria presenti sul territorio. L’obiettivo è quello di permettere ai richiedenti asilo di conoscere meglio il contesto sociale e la comunità che li ospita, incoraggiandoli a svolgere un ruolo attivo nel raggiungimento di scopi di pubblico interesse attraverso il volontariato.

Le attività previste spaziano in diversi settori, dall’ambiente allo sport, dalle azioni civili a quelle socio-educative, tutte finalizzate al sostegno della collettività ospitante. Sarà compito degli organi comunali, in collaborazione con l’ente gestore del centro di accoglienza, poi, individuare le attività più adatte per gli ospiti. Per farlo, verranno considerate le loro capacità e attitudini in relazione alle esigenze della comunità locale. I volontari saranno affiancati da educatori o referenti e riceveranno una formazione adeguata, compresi aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro, fornita dall’Inail. Quest’ultimo contribuirà anche fornendo indicazioni sulle procedure da seguire per la copertura assicurativa in caso di infortuni sul lavoro.

La Prefettura, tramite un tavolo tecnico di coordinamento, garantirà il monitoraggio dell’attuazione dell’accordo. Il protocollo ha una durata di un anno, con possibilità di rinnovo. E potrebbe essere esteso ad altri comuni della provincia di Lodi dove sono presenti centri di accoglienza straordinaria. L’iniziativa, quindi, rappresenta un passo verso l’integrazione e l’inclusione sociale. Ma non è tutto. Contemporaneamente, infatti, offre anche l’opportunità ai migranti di contribuire attivamente alla vita della cominità locale mentre sviluppano competenze utili per il loro futuro.

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