Roma, 30 ottobre 2024 – La visita della premier Giorgia Meloni a Tripoli, la quarta in due anni, ha segnato un ulteriore passo verso il rafforzamento dei rapporti tra Italia e Libia. Con un’agenda intensa e multilivello, l’incontro ha evidenziato il sostegno dell’Italia agli sforzi delle Nazioni Unite per la stabilizzazione e la riunificazione del Paese nordafricano, diviso fra il governo di unità nazionale con sede a Tripoli e l’area della Cirenaica controllata da forze rivali. Allo stesso tempo, però, è stato anche chiesto di intensificare la lotta contro il traffico di migranti.
Migranti, Meloni in visita a Tripoli
Meloni ha partecipato al Business Forum italo-libico, un evento che non si teneva in Libia da oltre dieci anni e al quale hanno preso parte più di duecento aziende italiane e numerosi imprenditori libici, affiancati dal ministro italiano delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. In questa cornice, la premier ha parlato di una “fase completamente nuova” delle relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi, arricchita da nuove intese e dall’annuncio del ripristino dei voli diretti di Ita Airways tra Italia e Libia, previsto per gennaio 2025.
Al centro della missione, anche il delicato tema della gestione dei flussi dei migranti. Durante il bilaterale con Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, primo ministro del governo di unità nazionale libico, Meloni ha sottolineato la necessità di intensificare il contrasto al traffico di esseri umani e di cooperare più strettamente con i Paesi di origine dei migranti. Attraverso il Piano Mattei, Roma mira a creare partenariati egualitari con i Paesi africani, promuovendo canali di migrazione legale e favorendo accordi bilaterali che possano rafforzare i legami commerciali e produttivi tra le nazioni coinvolte. La premier ha inoltre ribadito l’importanza strategica della Libia per l’Italia e l’Europa, descrivendo il Paese come “una porta privilegiata per l’accesso al mercato energetico europeo”. Tra gli accordi siglati durante la visita, figura l’assegnazione dei lavori di costruzione di due lotti della cosiddetta “Autostrada della Pace” all’azienda italiana Todini. Questo ambizioso progetto infrastrutturale, avviato nel 2008 dall’allora leader libico Muammar Gheddafi e dall’ex premier italiano Silvio Berlusconi, aveva subito numerosi stop a causa dei conflitti interni e della frammentazione territoriale libica.
Meloni ha concluso la visita a Tripoli rinnovando l’impegno dell’Italia “a essere al fianco della Libia e del suo popolo in questa nuova fase di ricostruzione e sviluppo”. La sfida rimane complessa, con l’Italia che continua a dialogare con tutte le fazioni coinvolte, con l’obiettivo di contribuire a una difficile ma fondamentale stabilità nel Mediterraneo.
>> Tutte le notizie di Stranieri in Italia