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Migranti, Meloni contro la magistratura: “Fanno propaganda”

Roma, 31 ottobre 2024 – Durante la sua ultima apparizione televisiva a Porta a Porta, Giorgia Meloni non ha risparmiato critiche ai magistrati, ai sindacati e al Consiglio d’Europa rispetto alla questione migranti. Tra la fatica per il lavoro sulla manovra finanziaria e gli attacchi ai suoi oppositori, la premier ha toccato una serie di argomenti spinosi, ribadendo le sue posizioni con fermezza.

Migranti, Meloni si scaglia ancora contro la magistratura

L’argomento caldo è stato il tema migranti e il recente decreto sui “Paesi sicuri”, bloccato dai giudici di Bologna e rinviato alla Corte di Giustizia Europea. Meloni ha accusato la magistratura di usare argomentazioni che sembrano «un volantino propagandistico», riferendosi a una recente sentenza dei giudici emiliani, che hanno paragonato le politiche del governo italiano ai rischi del regime nazista. «Un’argomentazione efficace sul piano della propaganda, ma debole su quello giuridico», ha risposto la premier. Meloni ha poi ribadito la necessità di contrastare l’immigrazione irregolare, accennando al rischio di un intervento giudiziario che, a suo avviso, mira a impedire queste politiche restrittive.

Non è mancata nemmeno una stoccata al Consiglio d’Europa, che di recente ha denunciato alcuni episodi di razzismo attribuiti a membri delle forze dell’ordine italiane. Meloni ha definito “surreale” questa posizione, e ha provocatoriamente affermato: «Se continuiamo così, sarò io a dire che l’Italia non è un paese sicuro. Per carità, potrebbe risolvere qualche problema…», lasciando intendere che l’Italia potrebbe considerare una revisione dei rapporti internazionali se le critiche dovessero continuare.

L’intervento della premier ha mostrato una Meloni determinata e pronta a ribadire la sua linea politica e difendere il proprio operato, senza cedere di fronte alle critiche. Critiche sempre più taglienti.

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