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Migranti, Meloni: “Non accetteremo soldi per far diventare l’Italia un campo profughi”

Roma, 28 giugno 2023 – La Premier Giorgia Meloni ha tenuto una lunga relazione alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. In quell’occasione, ha espresso il suo forte dissenso riguardo all’utilizzo delle risorse europee per gestire l’arrivo dei migranti irregolari. “Non avrei mai accettato di essere pagata per trasformare l’Italia nel campo profughi, quello che abbiamo chiesto e ottenuto da Bruxelles è che le risorse vadano ad alimentare un fondo per difendere i confini esteri, non per gestire l’immigrazione illegale ma per contrastarla”, ha infatti dichiarato.

Migranti, Meloni: “Non trasformeremo l’Italia in un campo profughi”

“L’Europa, oggi, riconosce finalmente che la stabilità dei Paesi del Nord Africa, è anche un problema del nostro continente. Ma serve anche un segnale del Consiglio europeo per consolidare con ulteriori progressi, in vista del negoziato col Parlamento europeo, l’intesa che è stata raggiunta al Consiglio Giustizia e Affari Interni sulle proposte di regolamento in materia di asilo e migrazione volte a superare le regole di Dublino, regole che ormai sono considerate da tutti superate, ma che per nazioni come la nostra che difendono i confini esterni dell’Unione europea diventano addirittura potenzialmente rischiose, perché ci espongono a flussi illegali crescenti, con il portato di tragedie che continuiamo a vedere nel Mediterraneo“, ha inoltre sottolineato.

“Le proposte che abbiamo concordato certamente da perfezionare, vanno però nella giusta direzione: rendono le responsabilità per i Paesi di primo ingresso più sostenibili, valorizzano il concetto di Paese terzo sicuro, prevedono un meccanismo di solidarietà permanente e vincolante, pur con elementi di flessibilità nei suoi contenuti. Proponevano che gli Stati che dovessero rifiutare i ricollocamenti dei migranti pagassero quelli che dovevano ricollocare i migranti. Ma io non avrei mai accettato di essere pagata per trasformare l’Italia il campo profughi d’Europa“, ha poi aggiunto.

“Stroncheremo il traffico delle vite”

“Quello che abbiamo chiesto e ottenuto”, ha ribadito, “è che quelle risorse alimentino invece un fondo per difendere i confini esterni. Non per gestire l’immigrazione illegale, ma per contrastarla. Il vero nodo della questione per noi rimane uno: distinguere i migranti economici da chi ha diritto invece alla protezione internazionale. Sono due materie molto diverse che per anni sono state colpevolmente sovrapposte. Molti Paesi hanno manifestato interesse per il nostro Piano Mattei. Si comincia a capire che tutto passa per lo sviluppo dell’Africa, un continente pieno di risorse energetiche che però devono andare soprattutto a vantaggio di quei paesi. Confermiamo quindi l’impegno in ogni sede a stroncare il tragico traffico delle vite. 

Il tema centrale sarà quello dell’immigrazione. Finalmente è stato riconosciuto che la migrazione è una sfida europea e richiede risposte europee. Se non si affronta a monte il tema dell’immigrazione è impossibile realizzare una politica di immigrazione giusta ed efficace. Non possiamo lasciare agli scafisti il potere di chi entra o no in Europa”, ha detto il presidente del Consiglio. “Questo cambio di passo significa mantenere alta l’attenzione sui Paesi di origine e di transito della sponda del Mediterraneo. Servono risorse adeguate a questi Paesi, un approccio di cui è pioniere il nostro piano Mattei. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro, serve uno sviluppo paritario e non predatorio” in questi Paesi, ha infine dichiarato in conclusione la Premier.

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