Roma, 8 ottobre 2024 – Favorire l’integrazione dei bambini migranti e promuovere il loro coinvolgimento attivo nelle comunità ospitanti. È questo l’obiettivo del progetto “Theory of Change”, avviato a marzo 2024 con una durata di 30 mesi. L’iniziativa, co-finanziata dall’Unione Europea e dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, mira a rafforzare il percorso educativo dei giovani migranti, con particolare attenzione allo sviluppo delle competenze linguistiche e del pensiero critico. In Italia, il progetto è attuato dalle cooperative Ucpu, Kirikù e Irc, con un focus specifico sulla realtà veneta grazie al contributo delle cooperative locali Una Casa per l’Uomo e Kirikù.
Migranti minori, un progetto per favorire l’integrazione
Il progetto si concentra sull’utilizzo di strumenti innovativi, come i dibattiti e i giochi retorici, per insegnare la lingua e promuovere il rispetto dei diritti dei bambini. “L’obiettivo è rendere insegnanti ed educatori capaci di facilitare l’apprendimento e il dialogo interculturale”, spiega Cristina Ugolini, coordinatrice del progetto. Coinvolgere attivamente i genitori nel percorso educativo è un altro elemento chiave, poiché il loro sostegno è fondamentale per favorire l’integrazione dei figli. In totale, “Theory of Change” prevede di formare 300 bambini migranti, 100 genitori, 125 insegnanti ed educatori e 50 operatori giovanili.
Un elemento centrale del progetto sarà la creazione di una piattaforma online interattiva, che offrirà materiali didattici e percorsi di e-learning su tematiche come empowerment, risoluzione dei conflitti e comprensione interculturale. L’obiettivo è mettere a disposizione uno strumento accessibile a scuole, educatori e famiglie, per sostenere un approccio integrato all’inclusione scolastica. Nei primi mesi di attuazione, le cooperative hanno condotto 30 interviste con minori e genitori, 8 focus group con stakeholder locali e 100 questionari rivolti a insegnanti, educatori e assistenti sociali. I risultati permetteranno di identificare le principali difficoltà nell’accesso all’istruzione e di sviluppare nuove metodologie educative, che saranno testate nelle scuole partecipanti e messe a disposizione delle reti territoriali.
Il progetto si allinea con la Strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, che sottolinea l’importanza dell’inclusione per tutti i bambini, indipendentemente dal background migratorio. A Treviso, “Theory of Change” rappresenta un’opportunità per costruire una società più aperta e accogliente, dove i minori migranti possano sentirsi parte attiva della comunità. L’obiettivo, quindi, è che questo approccio possa diventare un modello replicabile in altre regioni italiane ed europee, favorendo una convivenza armoniosa tra culture diverse.
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