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L’infanzia in fuga: cresce l’emergenza dei minori migranti nel Mediterraneo

Roma, 19 giugno 2024 – Le rotte migratorie del Mediterraneo continuano a mietere vittime, con un numero crescente di minori non accompagnati che cercano rifugio in Italia. Ad analizzare i numeri, emerge che il 40% dei migranti nel mondo non ha ancora compiuto i 18 anni. Solamente in Italia, i minori non accompagnati sono 21.255, ovvero il 2,8% in più rispetto a un anno fa. Di loro, tra l’altro, solo uno su 5 viene accolto in famiglia. L’80%, invece, finisce in strutture di accoglienza. Un quadro, questo, che sottolinea ancora una volta la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni di accoglienza e garantire un futuro dignitoso a questi giovani vulnerabili.

Migranti, sempre più minori in arrivo

E’ noto che le rotte migratorie del Mediterraneo siano tra le più letali al mondo. Negli ultimi dieci anni, infatti, quasi 30.000 migranti sono morti o dispersi in questo tratto di mare. E queste sono stime al ribasso, visto che molti naufragi rimangono sconosciuti. Attualmente, 120 milioni di persone nel mondo sono in fuga: un dato raddoppiato nell’ultimo decennio secondo il Rapporto Global Trends 2024 dell’Unhcr. La maggior parte dei rifugiati, il 75%, è ospitata da Paesi a basso e medio reddito, mentre il 21% trova asilo nei Paesi meno sviluppati. Tra i profughi, il 40% ha meno di 18 anni.

In Italia, alla fine di aprile 2024, si contavano 21.255 minori stranieri non accompagnati, con un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Le nazionalità più rappresentate sono egiziana (19,4%) e ucraina (18,4%), sebbene entrambe siano in calo rispetto all’aprile 2023. I minori tunisini, invece, sono aumentati del 24%, mentre quelli gambiani del 129%. Solo un quinto dei minori non accompagnati è accolto in famiglia, l’80% risiede in strutture di accoglienza. Di questi, il 27% si trova in strutture di prima accoglienza, mentre il 53% è in seconda accoglienza, finalizzata all’inclusione.

L’Unhcr ha sollevato la questione dell’accoglienza in strutture residenziali, suggerendo che dovrebbero essere l’ultima scelta e utilizzate per il più breve tempo possibile. Inoltre, si sottolinea che il sistema di accoglienza dovrebbe garantire il rispetto dei diritti e percorsi di crescita per i circa 22.000 minori stranieri non accompagnati presenti e quelli futuri. Alla fine del 2022, c’erano 6.347 posti disponibili per minori stranieri non accompagnati nel sistema di accoglienza e integrazione Sai. Questo modello, pur potenziale nell’inclusione, però, è ancora territorialmente concentrato, con una minore diffusione dei posti disponibili nel centro-nord rispetto al centro-sud.

Milano e Bologna offrono la maggiore capienza con 410 e 350 posti rispettivamente, seguite da Catania (267 posti) e Palermo (200). Altri comuni con meno di 200 posti includono Genova, Firenze, Torino, Marsala, Bari, Padula e Cremona. In altri 196 comuni, i posti disponibili risultavano alla fine del 2022 meno di 100 ciascuno. E tutto questo dimostra che la situazione è ancora fin troppo critica.

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