Roma, 14 luglio 2022 – Stop alla presenza di mediatori linguistici culturali nelle questure e negli hotspot d’Italia. Dal 1 luglio le convenzioni sono scadute, e a causa di alcuni ritardi ora i migranti si troveranno ancora più isolati e disorientati.
Migranti, stop ai mediatori linguistici culturali
La motivazione risiede dietro al ritardo nella registrazione del contratto con Cies Onlus. Si tratta dell’organizzazione che da anni gestisce il servizio di interpretariato e mediazione per il Ministero dell’Interno per quanto riguarda gli sbarchi e le richieste di protezione dei ritardi. Da un giorno all’altro, quindi, i lavoratori di Cies si sono trovati senza lavoro, così come i migranti senza un sostegno.
“Purtroppo siamo considerati una risorsa per l’emergenza migranti, quindi a progetto, ma direi che l’emergenza è finita. Ormai siamo indispensabili per gli uffici. E’ grave lasciare le questure scoperte perché è là che le persone hanno bisogno dei mediatori per esercitare i propri diritti”, ha spiegato Rihad Yazidi, mediatore ad Alessandria. Intanto, da Foggia arriva anche la denuncia di “Terra e Libertà”, la quale sottolinea la difficoltà nel fare le richieste d’asilo, vista la necessità del mediatore.
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