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Nasce il progetto Prosit: un nuovo sostegno alla salute dei migranti in Toscana

Roma, 5 luglio 2024 – La Toscana compie un significativo passo avanti nel campo della tutela della salute dei migranti con l’approvazione del progetto Prosit, sostenuto dal Ministero dell’Interno e finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami) 2021-2027. Questo ambizioso progetto mira a rispondere ai bisogni di salute dei richiedenti asilo, dei titolari di protezione internazionale (Rtpi) e dei minori stranieri non accompagnati (Msna) in condizioni di vulnerabilità, concentrandosi in particolare sulla salute mentale e sulla salute materno-infantile, sessuale e riproduttiva.

Migranti, in Toscana un progetto sulla tutela della salute

La Giunta regionale della Toscana ha annunciato con un comunicato che Prosit si inserisce nei “Piani regionali per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità”. L’obiettivo principale è duplice: da un lato, rafforzare i servizi sanitari attraverso la creazione di equipe multidisciplinari e multiprofessionali in grado di supportare i servizi esistenti nella presa in carico di questo gruppo vulnerabile. Dall’altro, consolidare le reti territoriali esistenti per promuovere un dialogo continuo e istituire meccanismi di segnalazione dei casi vulnerabili ai servizi sociosanitari.

Per realizzare questi obiettivi, il progetto Prosit prevede l’implementazione di percorsi di accesso adeguati e la creazione di un modello integrato di risposte di cura. Questo modello richiede la collaborazione tra istituzioni pubbliche e organizzazioni del privato sociale, oltre alla presenza di figure professionali altamente specializzate. Tra queste, il progetto coinvolge medici (psichiatri e ginecologi), etnopsicologi, ostetriche, antropologi, educatori, assistenti sociali e mediatori linguistici culturali. La salute mentale e la salute materno-infantile, sessuale e riproduttiva, quindi, sono al centro del progetto Prosit. Questi aspetti sono spesso trascurati o non adeguatamente affrontati nei contesti migratori, dove le condizioni di vulnerabilità possono essere particolarmente acute. Rafforzare le capacità dei servizi sanitari di rispondere a queste esigenze specifiche è perciò cruciale per migliorare la qualità della vita dei migranti e facilitare il loro processo di integrazione.

Uno degli elementi chiave del progetto è il rafforzamento delle reti territoriali esistenti. Questo obiettivo sarà raggiunto promuovendo il confronto tra i vari attori coinvolti e istituendo meccanismi di segnalazione efficaci per i casi vulnerabili. La collaborazione tra enti pubblici, privati e del terzo settore, d’altronde, è fondamentale per creare un sistema di supporto integrato e efficace.

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