Roma, 13 settembre 2024 – Il governo Meloni continua a puntare su politiche restrittive nei confronti dei migranti, nella speranza di generare quello che viene chiamato “effetto deterrenza”. L’ultima misura, contenuta in un disegno di legge in discussione alla Camera, prevede che per l’acquisto di una Sim telefonica i cittadini extracomunitari debbano presentare non solo un documento di identità, come per gli altri cittadini, ma anche il permesso di soggiorno. Una mossa che potrebbe ostacolare notevolmente le comunicazioni dei migranti con i familiari nei loro Paesi d’origine o con coloro che cercano di raggiungerli in Europa.
Migranti, l’ultima trovata del governo Meloni
Una delle difficoltà principali per i migranti che arrivano in Italia è ottenere il permesso di soggiorno, un processo che può richiedere mesi, se non un anno intero, solo per fissare un appuntamento. Anche per coloro che hanno tutti i requisiti, l’attesa per completare la procedura è interminabile, lasciando molti migranti in una condizione di limbo legale. Con l’introduzione dell’obbligo di presentare il permesso di soggiorno per acquistare una Sim, migliaia di migranti appena arrivati in Italia si troverebbero privati di un mezzo fondamentale per restare in contatto con i propri cari.
Le nuove disposizioni, che fanno parte del disegno di legge sulla sicurezza pubblica, hanno finora ricevuto poca attenzione mediatica. Tuttavia, le modifiche apportate al codice delle comunicazioni elettroniche avranno un impatto significativo, soprattutto per i migranti senza permesso di soggiorno. In aggiunta all’obbligo del permesso, infatti, viene introdotta una sanzione pesante per coloro che tentano di aggirare la norma: se un amico con permesso di soggiorno tenta di acquistare una Sim per conto di un migrante senza documenti, la persona rischia una condanna e il divieto di stipulare contratti telefonici per un periodo che va da sei mesi a un anno. I venditori di Sim che non si adegueranno alla nuova normativa, poi, rischiano anch’essi gravi conseguenze. Sono previste, infatti, sanzioni pesanti, tra cui la chiusura temporanea del negozio, se non vengono richiesti tutti i documenti necessari al momento della vendita.
Se le modifiche proposte entreranno in vigore, migliaia di persone si troveranno isolate, senza la possibilità di comunicare con chi è rimasto nei Paesi d’origine. E questa misura, secondo i critici, appare come un ulteriore tentativo di rendere la vita dei migranti sempre più difficile, aumentando il senso di isolamento e difficoltà per chi già affronta enormi ostacoli nel processo di regolarizzazione.
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