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MILANO: FAMIGLIA CRISTIANA, CON PISAPIA NON SI RISCHIA NULLA DI TERRIBILE =

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‘CON SUA VITTORIA AVREBBERO SEGUITO PROPOSTE CHIESA AMBROSIANA’

Citta’ del Vaticano, 25 mag. (Adnkronos) – Con l’eventuale
vittoria del candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia, Milano
“non rischia nulla di terribile”, piuttosto “se la polemica elettorale
resta ferma all’anticomunismo, al taglio delle tasse (promesso da 17
anni), fino all’assurdo della cancellazione delle multe stradali,
anche se domenica vincesse la Moratti quale riforma si potrebbe
attendere per una politica cosi’ desolante come quella di oggi in
Italia?”. E’ quanto scrive Famiglia Cristiana nell’editoriale del
numero in edicola, intervenendo nel dibattito sulla campagna
elettorale per i ballottaggi delle amministrative.

”Il premier – afferma il settimanale cattolico – ha denunciato
in toni accorati il rischio che, se vincesse a Milano il candidato
dell’opposizione Pisapia, in vantaggio al primo turno, la metropoli
lombarda diventerebbe preda di zingari, rom, drogati, immigrati,
musulmani, centri sociali, sinistra estrema: una vera ‘Stalingrado
italiana’. Su un sito di area cattolica e’ apparsa per l’avvocato
Pisapia l’accusa di ‘Anticristo”’. ”Con questi atteggiamenti –
prosegue – si negano decenni di storia civile di Milano, una citta’
socialmente aperta e generosa sia sul piano pubblico sia su quello
religioso cattolico, governata a lungo da sindaci socialisti con
l’appoggio del Pci”.

”Durante un’intervista corale in Tv -rileva
Famiglia Cristiana- all’allora presidente del Consiglio Craxi, gli
domandammo come giustificasse che il suo Psi governasse a Roma con la
Dc e a Milano con il Pci, ed egli ci rispose: ‘Non mi occupo di beghe
locali’. Resta il fatto che Milano non rischia nulla di terribile,
anzi puo’ darsi che si realizzi, nel caso che vinca Pisapia, qualcosa
di quanto propone da anni la Chiesa ambrosiana, operando attraverso la
sua Caritas entro i limiti delle sue possibilita’ e competenze, in
difesa degli ultimi arrivati, in particolare proprio quei rom cosi’
trasformati in incubo”.

”E che dire della proposta leghista – aggiunge Famiglia
cristiana – di spostare alcuni ministeri da Roma a Milano, con
Berlusconi che rispondendo impacciato allude ad analoghe iniziative
per il Sud,provocando l’immediata reazione del sindaco di Roma e della
parte non padana del Pdl?”

”Su questa idea – si osserva – come sulla legislazione
riguardante gli immigrati, le moschee, il controllo dei consumi di
droga, e cosi’ via, la competenza legislativa non spetta agli enti
locali, ma al Parlamento, e dunque non ha senso discuterne in
occasioni che presentano ben altre questioni di interesse generale
immediato”.

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