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MILANO, FERMATI QUATTRO EGIZIANI DOPO LA NOTTE DI GUERRIGLIA

Milano, 14 feb. (Adnkronos/Ign) – Quattro egiziani, tutti irregolari, sono stati fermati con l’accusa di devastazione. Altre trentasei persone sono state identificate dalla Polizia e dieci di loro sono risultate prive del permesso di soggiorno. Questo il bilancio dell’operazione di polizia il giorno dopo la rivolta degli immigrati nordafricani nella periferia di Milano

Proseguono, intanto, le indagini per individuare i responsabili della morte del ragazzo egiziano di 19 anni, omicidio che ha scatenato la rabbia dei connazionali. I disordini sono scoppiati sabato sera in via Padova dove molti nordafricani si sono radunati e hanno rovesciato diverse auto e assaltato alcuni negozi.

I gruppi di stranieri, secondo le testimonianze egiziani e marocchini, circa un centinaio di persone, si sono divisi all’arrivo dei reparti di polizia per poi raggrupparsi nuovamente. Una parte, riunita in un corteo improvvisato, si è anche diretta verso il consolato egiziano. La polizia, intervenuta in forze sul posto, ha portato in questura alcuni immigrati per interrogarli e ne ha controllati sul posto almeno una ventina.

Dopo gli incidenti di sabato notte, oggi la situazione è tranquilla.

L’omicidio del giovane egiziano, avvenuto sabato pomeriggio, sarebbe seguito a un diverbio nato su un autobus tra tre africani e un gruppo di sudamericani. Almeno sei, stando ad un testimone oculare che ha raccontato al Tg5 quanto ha visto. L’uomo che avrebbe colpito a morte l’egiziano "era un po’ magro alto, giovane, 24-26 anni”, ha riferito il testimone secondo il quale l’aggressore frequenterebbe la zona.

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