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MILANO: MARONI, CHI VUOLE USARE IL ‘LANCIAFIAMME’ SBAGLIA, SI RISCHIA ESPLODA UNA BOMBA =

      I RASTRELLAMENTI POSSONO ESSERE CONTROPRODUCENTI ADN0958 6 CRO 0 RTD CRO NAZ RLO

      Milano, 15 feb. – (Adnkronos) – "I rastrellamenti possono essere
controproducenti, non servono a nulla. Creano ‘rumore’ ma non portano
risultati e noi vogliamo risultati. Chi vuole usare il ‘lanciafiamme’
sbaglia, si rischia che espoda una bomba e non lo vogliamo
assolutamente". A ribadirlo e’ il ministro dell’Interno Roberto
Maroni, parlando dei fatti di via Padova a Milano a Radio Padania.
 "La risposta non puo’ essere ‘mandiamo duemila
poliziotti e mandiamo tutti a mare’. Il problema e’ complesso e’ c’e’
bisogno di una risposta complessa. Quello che e’ successo e’ stato un
atto di intolleranza -aggiunge Maroni- da parte di persone che non
riescono a vivere vicine tra loro. Bisogna evitare che si creino
quartieri ghetto e per fare questo si deve governare il territorio. La
maggior parte di coloro che sono stati coinvolti in quello che e’
successo e’ regolare, quindi il problema e’ nella gestione del
territorio".

      "Il governo sta combattendo con determinazione l’immigrazione
clandestina -prosegue Maroni a Radio Padania- e lo stiamo dimostrando
con i fatti. Gli sbarchi a Lampedusa sono scesi in un anno da 37 a 3
mila. Siamo il governo che ha fatto di piu’ contro l’immigrazione
clandestina negli ultimi quindici anni. Se gli immigrati sono regolari
non possiamo intervenire, tocca a chi governa il territorio. Noi
abbiamo fatto una legge che confisca gli appartamenti a chi li affitta
ai clandestini, ma evitare che nascano quartieri ghetto dove vivono i
regolari dipende da chi gestisce il territorio. E’ sbagliato che ci
siano quartieri dove gli italiani sono una minoranza".

      "Questo problema non riguarda solo Milano e siamo lontani da
realta’ come quelle americane dove ci sono bande in guerra tra loro.
C’e’ pero’ il pericolo che in caso di mancato intervento si
verifichino situazioni come quella dell’altro giorno", aggiunge Maroni
che poi ha criticato nuovamente "alcuni magistrati che non vedono di
buon occhio la legge sull’immigrazione clandestina e non la applicano
con il rigore necessario".

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