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Milano: niente abbonamenti Atm per i clandestini

Pisapia: “Evitare confusione tra clandestino e irregolare”

Milano, 21 ottobre 2011 – Non è stata ritenuta ammissibile la proposta del consigliere comunale di Sel a Milano Luca Gibillini di estendere agli immigrati irregolari o clandestini la possibilità di sottoscrivere abbonamenti all’Atm, l’azienda dei trasporti pubblici milanesi.

L’ordine del giorno dell’esponente della sinistra ricalca una proposta di emendamento, ritirata prima del voto, alla delibera sulle agevolazioni tariffarie già votata due giorni fa in Aula.

Ieri il sindaco, Giuliano Pisapia, non aveva escluso del tutto delle modifiche in questa direzione, ma ha sottolineato che occorre evitare di fare “confusione tra clandestino, regolare e irregolare”. Oggi per il rilascio delle tessere elettroniche Atm chiede un documento d’identità valido e il codice fiscale. Il Consiglio comunale ha approvato due giorni fa la delibera che concede a tutti i residenti a Milano con età superiore ai 65 anni e reddito Isee inferiore ai 16.000 euro la possibilità di viaggiare gratis, l’estensione a tutti i giovani fino a 26 anni, anche lavoratori, dell’abbonamento mensile ridotto prima riservato ai soli studenti, possibilità di utilizzare nelle domeniche a piedi programmate dal Comune il biglietto ordinario da 1,50 euro per tutto il giorno, la riduzione del 50% (150 euro anziché 300) del prezzo dell’abbonamento annuale per i genitori con famiglie numerose e la possibilità di trasportare gratuitamente le biciclette su tutte le linee della metropolitana dall’inizio del servizio alle 7 e dalle 20 alla fine del servizio.

L’ordine del giorno di Gibillini non è stato ritenuto ammissibile, poiché la delibera era già stata approvata. L’unica via per presentarlo oggi era l’ipotetico sostegno unanime dei capogruppo, ma l’autore, ha preferito ritirarlo e rimandare la presentazione. La proposta ha comunque provocato la protesta dell’opposizione. “Avrei accolto con favore l’emendamento – ha commentato ironicamente Pietro Tatarella (Pdl) – perché avrebbe permesso di scoprire i clandestini. Vi prego di usare lo stesso ingegno per individuare nuovi strumenti per individuarli. Non capisco il motivo che ha fatto ritirare l’ordine del giorno, mi dispiace, chiedo in modo convinto di ripensarci perché noi non siamo mai arrivati a tanto”.

“Da un lato fa piacere – aggiunge Jari Colla, consigliere regionale della Lega Nord – che si prenda coscienza che molti dei furbi che salgono sui mezzi pubblici milanesi senza pagare il biglietto sono stranieri irregolari, dall’altro trovo assurdo favorire persone che si trovano illegalmente sul suolo nazionale con proposte di questo genere. Risulta intollerabile infatti per i cittadini italiani, costretti a mostrare documenti quotidianamente, pensare che esiste una categoria di persone che può tranquillamente evitare qualsiasi identificazione. Ma ancora peggio è la logica di un’amministrazione comunale che, al posto di pensare al rispetto della legalità e alla tutela dei milanesi, passa il tempo a porsi il problema di come favorire i clandestini”.

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