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Milano. “Alle elezioni una lista di immigrati”

L’annuncio di Abdelhamid Shaari dell’istituto islamico: “Sarà laica, aperta gli italiani”. Ma il centrodestra attacca: “Vorranno la sharia?”

Roma – 4 ottobre 2010 – Alle prossime elezioni comunali di Milano correrà anche una lista formata prevalentemente da nuovi cittadini, immigrati che sono diventati italiani.

Lo ha confermato oggi Abdelhamid Shaari, presidente dell’Istituto culturale islamico di viale Jenner, ai microfoni di CNRmedia, sottolineando che “non sarà una lista islamica, ma laica. Non è certo una lista contro gli italiani”.

Secondo Shaari,  “non importa se non eleggeremo dei rappresentanti, quello che conta è dare la possibilità a tutti gli stranieri di sentirsi parte integrante della città". I candidati arriveranno da ogni parte del mondo: “sudamericani, cinesi , filippini, chi più ne ha più ne metta, siamo un po’ come all’Onu, ma sarà una lista aperta a tutti, anche agli italiani".

Il nome della lista è ancora provvisorio, “Milano Nuova”, e solo tra qualche giorno se ne conoscerà il programma. “I punti del programma –  anticipa però Shaari- riguarderanno tutta la città di Milano, quindi immigrati e italiani”.

Mancano ancora programma e lista, ma centrodestra già insorge.

"I continui proclami di Shaari sulla creazione di una lista civica islamica alle prossime elezioni comunali di Milano evidenziano come la stessa comunita’ islamica continui a confondere la questione religiosa con quella politica, allontanando di fatto ogni possibilita’ di instaurare un dialogo serio e costruttivo” commenta Davide Boni, presidente del Consiglio della Regione Lombardia. “Ci auguriamo di non ritrovarci in consiglio comunale un nuovo Mohamed Game”chiosa invece il segretario provinciale della Lega Nord a Milano Igor Iezzi.

“Dopo la richiesta di una moschea, tornata agli onori della cronaca di questi giorni, Shaari e i suoi amici vorrebbero, forse, rifilarci un programma elettorale in cui la Sharia sia alla base dei nostri ordinamenti e la religione islamica imposta per legge? Si vuole forse che per le strade delle nostre citta’ scorazzino liberamente gli immigrati clandestini? Immaginiamo che la lapidazione delle donne adultere sia previsto nel programma del partito…" dichiara Romano La Russa, coordinatore provinciale del Pdl.

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