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Milano. Quattro molotov davanti al centro per i rifugiati

Ritrovate ieri mattina, si sospetta un collegamento con la strage di Niguarda. Majorino: “Non ci faremo intimidire, fatto grave da non sottovalutare”

Roma – 14 maggio 2013 –  Quattro bottiglie molotov sono state ritrovate ieri mattina sulla rampa di accesso di un centro di accoglienza per i rifugiati della onlus 'Arca', in via Antonio Fortunato Stella a Milano. Nel corso della notte, nella palazzina c’era stato un tentativo di intrusione.

Le quattro bottiglie  erano piene di benzina e accanto c’erano quattro pezzi di stoffa, utilizzabili come stoppini. Il centro è nel quartiere Greco, nei pressi della zona di Niguarda dove sabato un richiedente asilo ghanese, colto da raptus di follia, ha aggredito con un piccone cinque persone, tre delle quali sono morte. I carabinieri stanno indagando per capire se ci sono collegamenti tra i due episodi.

Finora non ci sono state rivendicazioni. ''In nessun centro gestito da Progetto Arca a Milano abbiamo mai avuto minacce di questo genere'' dice Alberto Sinigallia, presidente della onlus. ''In quello stabile si trova la cucina dove vengono preparati i pasti destinati a diversi centri di accoglienza per senzatetto, e sebbene in passato siano stati ospitate diverse persone dal 15 aprile scorso non ospita piu' nessuno''.

''Non ci fremo intimidire da un gesto tanto scellerato che cerca di creare un cortocircuito con gli episodi drammatici di sabato e con il gigantesco dolore delle famiglie milanesi che hanno conosciuto improvvisamente la morte dei propri cari'' commenta  l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. ''Quanto accaduto davanti al Centro di via Stella – spiega Majorino – e' un fatto grave che non intendiamo minimizzare”.
 

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