Emanuela Greco, responsabile dello Sportello Unico: "Non commentiamo la decisione del Tar, ci adegueremo"
Milano – 4 settembre 2008 – Corso Monforte, 29. Allo Sportello unico per l’Immigrazione di Milano guarda in questi giorni tutto il popolo dei flussi. È qui che le graduatorie sono state messe in discussione, è da qui che sta nascendo un’onda che rischia di propagarsi in tutta Italia.
In questi uffici, però, oggi hanno continuato a lavorare come se l’ordinanza dei giudici del Tar non esistesse. “Non ci è stata ancora notificata, non possiamo adeguarci. Stiamo andando avanti con la consegna dei nulla osta” spiega a Stranieriinitalia.it il viceprefetto Emanuela Greco, responsabile dello Sportello Unico.
Sapete però cosa hanno scritto i giudici…
“Certo, l’ordinanza è stata già diffusa dalla stampa, ma finchè non arriva la notifica non possiamo attivarci. C’è poco da commentare, possiamo solo dire che sicuramente ci adegueremo”.
Come?
“Credo che dovremo fermare il rilascio dei nulla osta per le nazionalità che avevano quote riservate, quelle per le quali sono state spedite domande il 15 dicembre. Solo quel giorno si sarebbe verificato il problema segnalato dal ricorso”.
Che ne sarà dei nulla osta già rilasciati?
“Rimangono validi, i datori di lavoro possono stare tranquilli. L’ordinanza disporrà per il futuro, dal momento in cui ci verrà notificata in poi. Dovremo a quel punto valutare quali nulla osta continuare a rilasciare e quali no”.
Quindi cambierà anche l’agenda degli appuntamenti?
“È inevitabile. Andremo avanti con quelli già fissati finchè non ci notificano l’ordinanza, dopodiché convocheremo solo i datori di lavoro ai quali possiamo dare i nulla osta. Come dicevo prima, con le nazionalità riservatarie ci dovremo fermare”.
Dal Viminale sono arrivate istruzioni?
“Non ancora, ma arriveranno. Anche perché il problema di cui si sta parlando non è nato a Milano. Il blocco del sistema informatico, se c’è stato, era a livello centrale. Spiegare quello che è successo il 15 dicembre, dare risposte a riguardo, per noi è difficile”.
Elvio Pasca