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Minori non accompagnati, sì del Senato alla nuova legge

Dal divieto di respingimento all’affidamento alle famiglie, ecco come cambierà la tutela di bambini e adolescenti che arrivano da soli in Italia. 25 mila solo lo scorso anno

 

 

Roma  – 2 marzo 2017 – Il Senato ha approvato ieri con modifiche il disegno di legge “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati“, che ora torna all’esame della Camera. Nuove norme che tuteleranno bambini e adolescenti che affrontano da soli viaggi pericolosissimi per arrivare in Italia. Sono sempre di più: 25 mila quelli arrivati sulle nostre coste solo lo scorso anno. 

La nuova legge si apre con l’affermazione che i minori stranieri non accompagnati (msna) “sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell’Unione europea”. Le nuove disposizioni si applicano “in ragione della loro condizione di maggiore vulnerabilità”.

Con una modifica al  testo unico sull’immigrazione, si sancisce il divieto di respingimento alla frontiera dei msna. Si introduce poi un’ulteriore tutela per tutti i minori stranieri, specificando che possono essere espulsi solo se questo non comporta un “rischio di gravi danni” e che il tribunale dei minorenni deve decidere non oltre trenta giorni dopo la richiesta del Questore.

La prima accoglienza dei msna potrà essere effettuata solo in strutture governative “a loro dedicate”, dove saranno trattenuti  per non più di trenta giorni (oggi sessanta) prima di entrare nel circuito dell’accoglienza ordinaria. Le attività di identificazione dovranno essere svolte entro dieci giorni da personale qualificato, tramite un colloquio e con l’ausilio di organizzazioni che tutelano i minori e di mediatori culturali e, se è stato nominato, alla presenza del tutore.

Per l’accertamento dell’età, si partirà dai documenti e dalla collaborazione con le autorità consolari del Paese d’origine (esclusa per i richiedenti asilo), ma se permangono dubbi “fondati” la procura del tribunale dei minorenni o il giudice tutelare possono chiedere esami socio-sanitari.  Questi dovranno svolgersi “in ambiente idoneo con un approccio multidisciplinare da professionisti, adeguatamente formati, e ove necessario in presenza di un mediatore culturale, utilizzando modalità meno invasive possibili e rispettose dell’età presunta, del sesso e dell’integrità fisica e psichica della persona”. In caso di responso dubbio, si presumerà la minore età.

Dopo l’identificazione partiranno delle indagini, con il consenso del msna, per scoprire se ci sono parenti che possono prendersi cura di lui, soluzione che andrà preferita al collocamento in comunità. Un’altra strada da privilegiare, spiega la nuova legge, è quello dell’affidamento a famiglie che possano prendersi cura di loro e che verranno sensibilizzate e formate a questo scopo dagli Enti locali.

Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituito il Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati e quando un msna entra in una struttura di accoglienza verrà compilata una “cartella sociale”, poi trasmessa ai servizi sociali del comune di destinazione e al tribunale per i minorenni.

Ogni tribunale per i minorenni avrà  anche un elenco dei “tutori volontari”, a cui possono essere iscritti privati cittadini, selezionati e adeguatamente formati, disponibili ad assumere la tutela dei msna. L’obiettivo è dare un tutore a ogni minore, funzione oggi svolta spesso dai sindaci che si trovano a fare da tutori, almeno “sulla carta”, anche a decine di minori contemporaneamente.

Dopo la prima accoglienza,  i msna saranno inseriti nel “Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati” gestito dai Comuni, che garantirà percorsi di integrazione e la cui capienza dovrà essere commisurata alle presenze effettive. Nella scelta del posto bisognerà tenere conto delle esigenze e delle caratteristiche del minore, evidenziate dal colloquio per l’identificazione.

La legge rafforza la garanzia del diritto alla salute, prevedendo l’iscrizione obbligatoria di msna al Servizio Sanitario Nazionale anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno. Per il diritto all’istruzione, è prevista anche l’attivazione di progetti specifici da parte delle scuole che coinvolgano mediatori culturali, così come convenzioni per programmi di apprendistato.  Altre norme ampliano il diritto di ascolto nei procedimenti e il diritto all’assistenza legale e garantiscono tutele particolari per i minori vittime di tratta o richiedenti la protezione internazionale.

Stranieriinitalia.it

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