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Minori soli. I Comuni: “Il governo finanzi l’accoglienza”

Dopo l’emergenza nordafrica gli Enti locali hanno anticipando le spese, ma lo Stato non li rimborsa. Zanonato (Anci): “Situazione drammatica, non siamo più in grado di garantire il servizio”. E l’esecutivo non risponde nemmeno in Parlamento

Roma – 20 luglio 2012 – Il governo ”dia risposte urgenti e puntuali per continuare a garantire la migliore accoglienza e protezione ai minori stranieri non accompagnati, arrivati in Italia durante l’emergenza Nord Africa”. E perché, soprattutto, ”rispetti gli impegni assunti con le amministrazioni locali che, solo per senso del dovere, hanno garantito i servizi, malgrado i forti ritardi del governo nell’erogazione dei fondi anticipati dai Comuni”.

 

È l’appello lanciato ieri dal sindaco di Padova e delegato Anci all’Immigrazione, Flavio Zanonato, al termine della commissione Immigrazione che si e’ svolta nella sede nazionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

“Stiamo vivendo una situazione paradossale: i Comuni che si erano impegnati a tradurre in pratica politiche governative assumendosi in carico i minori stranieri e svolgendo la loro parte nell’emergenza Nord Africa, non vengono risarciti dei soldi che spendono”, osserva Zanonato.”Il governo, nonostante gli impegni assunti durante un tavolo svoltosi lo scorso maggio, non ha ancora erogato i fondi che stiamo attendendo.

“In questa situazione – prosegue il delegato Anci- non siamo piu’ in grado di garantire questo tipo di servizio, come e’ stato denunciato da numerosi sindaci italiani, a cominciare da quello di Roma. Se il governo non si attiverà rapidamente per sanare questa sua mancanza nel rispetto degli impegni, i Comuni – annuncia il sindaco di Padova – metteranno in atto ulteriori iniziative per segnalare all’opinione pubblica ed alle forze politiche la drammatica situazione in cui si vengono a trovare”.

Contributi esauriti
I contributi statali per accogliere i minori soli dell’emergenza nord africa sono finiti, come ha spiegato oltre un mese fa Natale Forlani, il direttore immigrazione al ministero del Lavoro che coordina i trasferimenti agli enti locali.

I 9,8 milioni di euro stanziati finora, si legge nell’informativa, sono stati “già integralmente impiegati”. L’anno scorso Forlani ha chiesto “alle amministrazioni competenti” un’”integrazione dei fondi già stanziati per l’anno 2011” e, dopo la proroga dell’emergenza nord africa, ha fatto presente anche “l’ulteriore necessità di coprire il fabbisogno finanziario per tutto l’anno 2012”.  Finora però non è arrivato nulla, quindi “non è possibile soddisfare le richieste di erogazione dei contributi ancora pendenti”.

Il 4 luglio, alla Camera dei Deputati, il governo avrebbe dovuto rispondere a un’interrogazione di Livia Turco (Pd), che chiedeva se il finanziamento sarebbe stato ripristinato. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda, però, ha parlato di altro. O, forse, si è fermato sul più bello.

Già l’esordio è stato drammatico. “Sono sicuro di non riuscire ad leggere tutto il testo e ne sono molto dispiaciuto…”, ha detto Giarda, che però poi si è dilungato sulle procedure e sull’ampliamento dell’ accoglienza, ha annunciato un nuovo sistema informatico di registrazione dei minori e,  quando il presidente della Camera lo ha invitato a concludere, ha chiesto di “poter consegnare il testo scritto della risposta”.

Visto che la consegna del testo non è prevista dal regolamento, non c’è traccia del resto della risposta nei verbali della Camera e quindi non sappiamo se dopo la lunga introduzione del ministro i soldi sarebbero saltati fuori. Nell’attesa che il governo batta un colpo e spieghi se, quando e quanto potrà pagare per l’accoglienza, i Comuni rimangono al verde.

 

Elvio Pasca

 

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