L’allarme del ministro dell’interno dopo le segnalazioni dall’estero e la sparizione di bambini nel nostro Paese
Roma – 30 gennaio 2009 – Il traffico di organi allunga la sua ombra sull’Italia e sui minori stranieri scomparsi.
A lanciare l’allarme è stato stamattina il ministro dell’Interno Roberto Maroni, a margine della presentazione del bilancio sociale dell’Unicef. "Abbiamo delle evidenze -ha spiegato Maroni- di traffici di organi di minori, che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia".
Indizi che vanno in questa direzione, ha spiegato più tardi Maroni, si ritrovano ”negli esposti provenienti da diversi paesi del mondo che nel corso degli anni, e anche nel 2008, sono stati portati all’attenzione della polizia italiana, che ha iniziato un’attività di indagine”. E diventano inquietanti se ”si incrociano con un dato che è assolutamente negativo e molto preoccupante e che riguarda i minori extracomunitari che spariscono ogni anno in Italia”.
Citando dati del 2008, il ministro dell’interno ha detto che ”su 1.320 minori approdati a Lampedusa l’anno scorso, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti. Di loro non abbiamo più notizie. Incrociando questo dato con alcuni esposti sul traffico di organi, arrivati dai paesi d’origine di questi minori, possiamo ritenere che il fenomeno tocchi anche il nostro Paese”.
Siamo comunque ancora nel campo delle ipotesi, dal momento che non ci sono prove certe che i minori spariti siano vittime del traffico di organi. Per avere certezze e contrastare il fenomeno, Maroni ha detto che "uno dei mezzi più efficaci che useremo adesso, sarà l’attuazione dell’accordo internazionale di Prum che istituisce in Italia la banca dati nazionale del Dna".