Roma, 10 maggio 2022 – Solamente a Genova sono più di 450 i minori stranieri non accompagnati. Si tratta di ragazzini che arrivano principalmente dal Nord Africa, e dallo scoppio del conflitto anche dall’Ucraina. La loro gestione non è semplice, e la situazione è aggravata da una forte carenza di tutori in grado di seguire e aiutare questi adolescenti. Proprio per questi motivi è stato firmato un protocollo di intesa tra il Comune, il Garante Regionale dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza e il Tribunale per i minorenni.
Minori stranieri non accompagnati, il protocollo
L’obiettivo è quello di promuovere azioni congiunte e sensibilizzare i cittadini affinché si assumano questo compito così delicato quanto impegnativo. La figura del tutore volontario, infatti, prevista dalla legge 47 del 2017, è quella ricoperta da un cittadino che gratuitamente si rende disponibile a esercitare la rappresentanza del minore. Sostanzialmente, quindi, ne assume la tutela, ne garantisce la cura e il sostegno. “Il protocollo di intesa rafforza e amplia la collaborazione tra Istituzioni chiamate a occuparsi della tutela dei minorenni. L’afflusso cospicuo di bambini e adolescenti stranieri non accompagnati nel nostro territorio, aggravato dai conflitti bellici in corso, ci ha spinti alla creazione di una rete attiva tra enti. L’obiettivo è promuovere azioni congiunte finalizzate a diffondere la cultura dell’accoglienza e ampliare l’area della coscienza sociale, facendo appello sopratutto al principio di solidarietà dei cittadini, disponibili ad assumere la funzione di tutore volontario.
La collaborazione tra il Comune e i suoi servizi sociali, quindi, dà una possibilità in più per avere un numero di tutori adeguato. Qualcuno che possa sostenere e guidare questi ragazzi”, ha spiegato Francesco Lalla, Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per ottenere il ruolo di tutore volontario è necessario aderire al bando pubblico per la selezione di aspiranti tutori. Dopodiché bisogna partecipare al corso di formazione organizzato dal Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza. Alla fine del percorso, poi, si verrà inseriti all’interno dell’elenco istituito presso il Tribunale per i minorenni per la nomina.
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