Roma -14 marzo 2014 – Una moschea a Milano? Arriva la risposta di Matteo Salvini, ed è perlomeno prevedibile: “Noi siamo contrari e daremo battaglia in ogni maniera legalmente permessa".
Secondo il segretario della Lega Nord non c’è nessuna urgenza di garantire un luogo di culto ai fedeli musulmani di Milano, tanto meno a quelli che arriveranno l’anno prossimo con l’Expo. “Se c'è un'emergenza per l'Expo non è la grande moschea, ma la metropolitana 4 che non ci sarà” ha spiegato in un’intervista al dorso milanese di Repubblica.
“Finché l'Islam non si apre e si confronta con l'Occidente e i suoi valori non cedo neppure due centimetri della mia città” aggiunge Salvini. Dimenticando forse che per ognuno dei giovani che partecipa alla campagna "Moschea a MIlano? Si, prego" il capoluogo lombardo è “la mia città”.
"Io rispondo: per ora, no grazie. Almeno fino a quando non so con chi sto parlando. Tutte le altre religioni hanno una struttura di riferimento. E poi, nel mondo i cristiani vengono uccisi in nome dell'Islam. Quando hai finito di uccidere nel nome di un Dio ne parliamo".
“O mi sottoscrivi i diritti che l'Occidente ha conquistato – aggiunge il leghista – o se vuoi una moschea per educare alla poligamia te la fai a casa tua".
E per finire: "A Milano qualche problemino con l'estremismo islamico l'abbiamo avuto. Da milanese ci vado cauto".