Roma – 26 luglio 2011 – Chi per gravi problemi non riesce più a pagare il mutuo può ancora chiedere alla sua banca una sospensione delle rate.
Lo prevede la proroga del “Piano famiglie”, un accordo tra le associazioni dei consumatori e l’Associazione Bancaria Italiana, secondo la quale si potranno presentare domande fino al 31 gennaio 2012. Il “Piano famiglie” è un’alternativa al Fondo di Solidarietà istituito qualche mese fa dallo Stato, che pure prevede la sospensione delle rate, ma a condizioni leggermente diverse.
La sospensione dura dodici mesi ed è valida solo per mutui che arrivano al massimo a centocinquantamila euro, accesi per acquistare, costruire o ristrutturare l’abitazione principale. Inoltre, chi chiede la sospensione deve avere un reddito massimo di quarantamila euro l’anno ed essere stato vittima, entro la fine di quest’anno, di un evento negativo come la morte di un familiare, la perdita del posto di lavoro, l’ingresso in cassa integrazione, una malattia o un infortunio che lo ha reso non autosufficiente.
Queste sono le condizioni di base (qui un elenco), ma le banche che aderiscono all’iniziativa potrebbero offrirne di migliori. Al 31 maggio 2011, secondo i dati diffusi ieri dall’Abi, era stati già sospesi 46.308 mutui per un controvalore di circa 5,5 miliardi di euro garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 339 milioni di euro.
L’associazione dei consumatori Codacons punta il dito contro i requisiti “troppo restrittivi” e parla di “notizia bufala”. “Senza un ampliamento delle condizioni per poter ottenere la sospensione delle rate del mutuo – si legge in una nota – si tratta di un rilancio praticamente a costo zero che serve piu’ alle banche e all’Abi per farsi belli e promuovere la loro immagine che non alle famiglie in difficoltà”.
Elvio Pasca