Il Presidente della Repubblica: “Integrazione? Vuol dire partecipare pienamente alla vita sociale, economica e culturale”
Roma – 4 marzo 2011 – Gli immigrati sono “una forza positiva della nostra società”, “costituiscono una risorsa lavorativa essenziale per l’economia italiana, ampliano il respiro della nostra società” e “contribuiscono in proporzione rilevante alla crescita materiale e culturale del nostro paese in tutte le sue componenti”.
Lo ha detto stamattina il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando al Consiglio per i diritti umani a Ginevra. Secondo il capo dello Stato “la chiave del successo della loro integrazione” risiede nella “opportunità di partecipare pienamente alla vita sociale, economica e culturale, rispettando le regole del nostro stato di diritto”. Per Napolitano “è essenziale facilitare mutualmente questo processo promuovendo una politica complessiva di integrazione”.
Il Presidente ha ricordato che l’Italia “fino a tempi recenti un paese di emigrazione, è stata esposta negli ultimi anni a massicci flussi di migranti. Nell’ultimo decennio gli immigrati residenti in Italia sono cresciuti di circa il 250 per cento, raggiungendo il 7 per cento della popolazione italiana complessiva”.
Secondo il Capo dello Stato, è fondamentale garantire la libertà religiosa, che “diviene un faro di speranza e potente rassicurazione per tutte le minoranze. Essa garantisce l’identità e la sicurezza di sè. Elimina la percezione delle ostilità e delle minacce. È dunque essenziale rifiutare tutte le forme di intolleranza religiosa e discriminazione”.