Roma – 30 ottobre 2014 – L'Italia non può affrontare da sola i flussi di disperati che attraversano il Mediterraneo, è tutta l'Europa a dversene fare carico. Lo ha detto ieri al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante il brindisi in occasione del pranzo di Stato in onore del presidente della Repubblica di Polonia, Bronislaw Komorowski.
Napolitano ha citato "la gravità della situazione nell'Est" europa, che però " non deve peraltro oscurare i conflitti sanguinosi esplosi ai confini meridionali dell'Europa, caratterizzati da episodi di indicibile barbarie e da tremende conseguenze umanitarie. Un vasto arco di crisi e di instabilità, che va dalla Libia fino ai confini della Turchia, minaccia direttamente, e nell'immediato, la nostra sicurezza e quella dei popoli vicini".
"In soli dieci mesi – ha ricordato il Capo dello STato – sono approdati sulle nostre spiagge più di 140.000 disperati, mentre migliaia trovavano la morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Affrontare problemi di questa magnitudine e di tale natura con le sole risorse e forze italiane, così generosamente impegnate nell'ultimo anno, non è possibile. Il Mediterraneo non è un problema italiano, ma europeo, così come l'Ucraina non è un problema polacco o baltico, ma europeo".