Roma, 21 marzo 2012 – Nel 2011 sono state 25.626 le richieste d’asilo esaminate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo. Di queste, 11.131 hanno avuto esito negativo, mentre in 2.057 casi e’ stato concesso lo status di rifugiato, a 2.569 persone e’ stato conferito lo status di protezione sussidiaria e in 5.562 casi la protezione umanitaria. Lo status di rifugiato e’ stato riconosciuto lo scorso anno a 300 cittadini eritrei e a 280 somali, 181 afghani e 160 sudanesi.
I richiedenti asilo, precisa il Viminale in un approfondimento pubblicato sulle pagine web istituzionali del ministero dell’Interno, sono ”persone che, trovandosi fuori dal Paese in cui hanno residenza abituale, non possono o non vogliono tornarvi per il timore di essere perseguitate per motivi di razza, religione, nazionalita’, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche.
Possono richiedere asilo nel nostro Paese presentando una domanda di riconoscimento dello ‘status di rifugiato”’. In applicazione della normativa europea, il decreto legislativo 19 novembre 2007, n.251, ha previsto come status di protezione internazionale ”oltre lo status di rifugiato anche quello di protezione sussidiaria.
Tale status – viene rilevato – e’ riconosciuto a colui che pur non possedendo i requisiti per ottenere lo status di rifugiato non possa essere rinviato nel Paese di origine o, per l’apolide, nel Paese di residenza, in quanto sussiste il fondato timore che possa subire un grave danno alla sua vita o alla sua incolumità”.