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Niente regolarizzazione per gli espulsi già condannati

Il chiarimento del Viminale, si salva solo chi era regolare. A rischio anche chi ha già avuto l’ok della Questura

Roma – 23 marzo 2010 – Colf e badanti condannate per non aver rispettato una vecchia espulsione non possono essere regolarizzate, tranne qualche eccezione. È la linea dura del ministero dell’Interno, che potrebbe causare problemi anche a chi ha già firmato il contratto e chiesto il permesso di soggiorno.

Che una semplice vecchia espulsione non impedisca la regolarizzazione è sicuro. Ma fino a qualche giorno fa rimaneva incerto il destino di chi, già espulso, era stato sorpreso di nuovo sul territorio  italiano, quindi arrestato, condannato e espulso una seconda volta. Alcune Questure autorizzavano comunque la regolarizzazione, altre invece la bloccavano e procedevano a una nuova espulsione.

Su questa situazione il Partito Democratico ha anche presentato un’interrogazione in Senato, chiedendo al Ministro Maroni di fare chiarezza. Mercoledì scorso il chiarimento è arrivato con una circolare firmata dal Capo della Polizia Antonio Manganelli.

La legge 102/2009 , scrive Manganelli, vieta di regolarizzare chi è stato condannato per un reato per cui “è obbligatorio o facoltativo l’arresto in fragranza”. È questo, spiega, il caso dello straniero condannato perché “senza giustificato motivo permane illegalmente nel territorio dello Stato in violazione dell’ordine impartito dal Questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro cinque giorni”.

Il divieto di regolarizzazione non scatta solo in tre casi. Se la prima espulsione era stata impartita perché il permesso era scaduto da più di sessanta giorni e non ne era stato chiesto il rinnovo,  perchè la richiesta di rinnovo era stata rifiutata oppure perchè lo straniero si era trattenuto in Italia oltre il termine indicato dalla dichiarazione di presenza prevista per i soggiorni brevi.

Le Questure daranno quindi parere negativo sulle richieste di regolarizzazione che rientrano nella prima categoria. C’è di più, perché secondo la circolare potranno intervenire anche successivamente, bloccando il rilascio del permesso di soggiorno a chi è sfuggito al primo esame. In entrambi i casi, a carico del cittadino straniero scatterà inevitabilmente l’ennesima espulsione.

Scarica la circolare del Ministero dell’Interno

Leggi l’analisi giuridica di Guido Savio

Elvio Pasca

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