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Nino Di Paolo (Guardia di finanza): “Mediterraneo sia fonte di civiltà”

Il comandante generale: “Impedire ogni forma di illegalita’ senza dimenticare l’umanità”

Lampedusa (Agrigento), 8 giugno 2011 – “Il Mediterraneo deve essere un ponte di civilta’ e non una portaerei dove si traffica illegalmente di tutto, anche di esseri umani”.

Lo ha detto all’ADNKRONOS il comandante generale della Guardia di finanza, generale Nino Di Paolo in visita alla sala operativa delle Fiamme gialle a Lampedusa.

“Sono venuto qui piu’ per prendere che per dare – ha aggiunto il generale Di Paolo – ho la fortuna di avere a Lampedusa dei ragazzi splendidi e venendo qui mi carico”. I finanzieri sono stati protagonisti, fin dall’inizio dell’emergenza immigrati, di numerosi salvataggi e soccorsi di migliaia di immigrati tunisini e di profughi sbarcati sull’isola. Sono 20.338 i migranti gestiti da assetti della Guardia di finanza sui 36.267 approdati dal’inizio dell’anno sull’isola.

“Sono orgoglioso di poter contare su un comparto aeronavale capace di gestire i momenti piu’ difficili – ha aggiunto Di Paolo – quando il comandante di un’imbarcazione si trova ad affrontare un momento difficile e’ solo, la sua solitudine e’ confortata dalla sua professionalita’ e capacita’ di interpretare i momenti drammatici per arrivare alla salvezza di vite umane. Tutto questo non si improvvisa, la nostra e’ una responsabilita’ a tutto tondo. Va ricordato che la Guardia di finanza deve conciliare il rigore per l’osservanza delle leggi per impedire ogni forma di illegalita’ senza dimenticare l’umanita’”.

Parlando dei continui sbarchi che si sono susseguiti nei mesi scorsi e che registrano dei picchi di arrivi ad ondate con 2.000 profughi sbarcati in poche ore che si alternano a periodi di stasi come quest’ultimo, il general Di Paolo spiega: “Dipende non solo dalle condizioni meteo ma anche dalle condizioni geopolitiche. Ci auguriamo che si stabilizzino al piu’ presto i governi della Tunisia ma anche della Libia dove la situazione e’ ancora piu’ complicata. Noi faremo la nostra parte in attesa di una chiarificazione geopolitica”.

Sulla notte dell’8 maggio, quando una catena umana fatta di finanzieri, guardia costiera ma anche poliziotti e carabinieri salvo’ oltre 500 persone, il generale Di Paolo dice: “E’ stato un evento straordinario ma ci sono anche altri casi meno eclatanti e altrettanto importanti. Il mare e’ un elemento problematico che pone a dura prova la capacita’ di resistenza dei nostri equipaggi che solo grazie alla storia della Guardia di finanza riescono a fare un buon lavoro”. Il generale Di Paolo durante la sua visita a Lampedusa non solo in sala operativa ma anche alla brigata e agli ormeggi delle navi ha consegnato degli encomi solenni ai finanzieri che si sono distinti nell’ultimo periodo. “Ci tenevo a farlo personalmente – ha spiegato – c’e’ una crisi in corso ma noi la stiamo affrontando con professionalita’ e con gesti di umanita’”.

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