La leader di Fratelli d’Italia ricevuta al Quirinale dopo il richiamo da parte dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Aveva proposto di bloccare l’immigrazione dai Paesi musulmani
Roma – 8 settembre 2015 – “Il presidente della Repubblica ha tenuto ad incontrarmi per ribadirmi che anche dal suo punto di vista, in qualita’ di garante della Costituzione, considera una anomalia che un ufficio del Governo mandi a una parlamentare eletto una missiva per richiamarlo sulle posizioni espresse”.
Lo ha riferito ieri pomeriggio la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine dell’incontro al Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Breve riassunto per chi si fosse perso le puntate precedenti. Meloni ha lanciato via Facebook una proposta palesemente discriminatoria: non far entrare in Italia immigrati musulmani. L’Ufficio Nazionale Anti discriminazioni razziali le ha quindi inviato una lettera chiedendole di evitare “generalizzazioni e stereotipi“. La parlamentare ha quindi gridato alla censura, sostenendo che l’Unar non può limitare la sua libertà di espressione. Ieri è salita al Quirinale.
“Sono stata ricevuta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale avevo chiesto un incontro dopo aver ricevuto una curiosa lettera di censura dalla presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) per le mie proposte in tema di immigrazione. Volevo sapere dal nostro capo dello Stato se in Italia c’e’ ancora qualcuno che difende i valori della Carta Costituzionale e quella liberta’ secondo la quale tutti possono esprimere il loro pensiero. Il presidente Mattarella ha accolto la mia richiesta“.
“Ora – ha aggiunto Meloni – aspetto di sapere che cosa ne pensa il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che anche su questa vicenda non ha avuto il tempo di esprimere un parere. Renzi dica cosa intende fare per evitare che gli italiani continuino a essere raggiunti da lettere di censura di Palazzo Chigi. Attendiamo che il presidente del Consiglio e che questo Governo dicano che ai parlamentari dell’opposizione e’ ancora data la facoltà e la possibilità di dire quello che pensano“.