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“No, please, no…”, la drammatica identificazione dei profughi VIDEO

 Non vogliono lasciare le loro impronte in Italia, per poter proseguire il loro viaggio. Le immagini girate dalla Polizia di Stato

 

 Roma – 17 dicembre 2015 – Poliziotti impietositi davanti a una donna che piange  e implora. Più decisi con gli uomini. Eppure, nonostante gli sforzi, non riescono a convincere con le buone i migranti a farsi identificare e quindi a terminare in Italia e non nel nord Europa la propria fuga da guerre e persecuzioni.

Solo l’uso “proporzionato” della forza riesce infine far lasciare sullo scanner della Scientifica le impronte digitali di una profuga in lacrime. Fosse stata un profugo a opporre una disperata resistenza, difficilmente si sarebbe ottenuto lo stesso risultato senza il rischio di trasformare quella forza in violenza.

All’Europa che chiede all’Italia di prendere foto e impronte di tutte le persone salvate nel Mediterraneo e sbarcate sulle nostre coste, risponde un video della Polizia di Stato mandato ieri in onda da Omnibus su La7. Mostra quanta distanza ci sia tra la teoria e la pratica  e cosa significherà arrivare al 100% di identificazioni promesse anche nelle scorse ore dal nostro governo. 

 

 

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