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Nomadi. Alemanno: “A Roma mille di troppo”

"Sono 7.100, con il nuovo piano nomadi possiamo ospitarne solo 6.000"

Roma -7 settembre 2010 –  «A Roma ci sono 7100 nomadi. Con il Piano Nomadi dovremmo riuscire a dare ospitalità a circa 6 mila persone fra dieci, massimo dodici, campi attrezzati». 

Sono queste le cifre esposte ieri a Parigi dove il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha incontrato il ministro dell’Immigrazione Eric Besson, mentre nella Capitale iniziava il primo dell’annunciata serie di sgomberi di micro-campi abusivi. 

”Ci stiamo confrontando con una vecchia immigrazione di origina slava e un’ondata più recente”, ha affermato ancora Alemanno, sottolineando che la prima categoria conta circa 5 mila persone e la seconda, la più problematica, circa 2 mila, concentrate soprattutto in ”micro-campi abusivi, in cui spesso convivono altri immigrati irregolari”.
 
Il Sindaco ha spiegato che Roma sarà presto in grado di ospitare in modo dignitoso in campi regolari un massimo di 6 mila nomadi. In ogni caso ”la strada maestra è quella del dialogo” ha rassicurato Alemanno, evidenziando come “Roma rifiuta sgombri di massa”

Il sindaco della Capitale ha concluso spiegando come “la presenza di insediamenti abusivi”, ci spinge a condurre una politica di contrasto ma non dobbiamo parlare di accelerazione, piuttosto di pressione costante”. 

Intanto il piano di sgomberi è iniziato ieri  con un intervento nell’area adiacente i binari delle ferrovie a piazzale Dunant, tra XV e XVI municipio;  mentre oggi è stato il turno della zona di Ponte Bianco. La nuova fase procederà al ritmo di tre o quattro sgomberi a settimana fino a raggiungere il tetto di 10 villaggi attrezzati, che prevede anche la realizzazione di due nuovi campi, accanto a quelli già esistenti di Salone, Gordiani, Candoni, River, Castel Romano, La Barbuta, Cesarina e Lombroso. 

Sulla questione nomadi, oggi a Roma il Sindaco incontrerà il ministro dell’Interno Maroni con il quale si è detto d’accordo per rafforzare la normativa Ue con sanzioni più efficaci e concrete per arrivare alla reale espulsione dei comunitari che non hanno diritto di rimane in Italia.

Sia Maroni che Alemanno, infine, al termine degli incontri di ieri a Parigi, si sono detti favorevoli alla proposta del  segretario di Stato francese agli Affari europei Pierre Lellouche, che ha avanzato l’idea della creazione di un’asse Italia-Francia affinchè l’Unione europea affronti la questione nomadi "senza ipocrisie".


Marco Iorio
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