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NOMADI: FERRERO, TROVARE VALIDE ALTERNATIVE A CAMPI-GHETTO

(ANSA) – ROMA, 6 APR – Intervenire sul disagio abitativo della comunità Rom in Italia, trovando una valida alternativa ai campi che costituiscono dei ghetti, ma nel rispetto della cultura di quella comunità, senza passare dal campo-ghetto al casermone alveare. E’ una delle priorità individuate dal ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, alla vigilia della Giornata internazionale del popolo Rom che si celebra l’8 aprile. Molta strada resta da fare, sottolinea Ferrero, per "eliminare ogni forma di discriminazione e di intolleranza nei confronti dei Rom e favorirne l’inclusione nella società. Malgrado si stia parlando soltanto di 140 mila persone, la politica non ha fatto nulla". Da qualche mese, il Ministero ha attivato un tavolo informale – a cui partecipano le associazioni Rom in Italia, quelle che si occupano di questo tema e l’Anci per studiare la situazione e le forme di intervento. Tra le priorità sulle quali si deve intervenire, oltre a quella della casa, secondo Ferrero c’é la questione dell’inserimento sociale e di quello scolastico. Su questo punto, rende noto il ministro, "é stato avviato un percorso con il Ministero dell’istruzione per studiare le soluzioni migliori e avere prima di tutto il quadro esatto della situazione attuale a proposito di inserimento scolastico dei bambini Rom. E’ però evidente come il problema del nostro rapporto con i Rom si deve affrontare alla radice, vale a dire a partire dall’abitudine a considerare come ‘altro’ e pericoloso ciò che appare come diverso da noi". "La vera emergenza dalla quale uscire – afferma Ferrero – sono le forme di impoverimento e di precarietà della popolazione, che spinge chi sta male a sospettare se non ad odiare che gli sta vicino e magari è ‘diverso’". In occasione dell’8 aprile, conclude Ferrero, "si possono indicare anche altri punti di intervento che si potranno realizzare nei prossimi mesi: operare per il riconoscimento delle popolazioni Rom e Sinti quali minoranze linguistiche, convocare una conferenza internazionale che discuta dei diritti di questa parte della popolazione europea, e infine, per quanto riguarda il Ministero della Solidarietà sociale, destinare una parte delle risorse del Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati proprio all’inclusione sociale dei Rom, con particolare attenzione ai giovani". (ANSA).2007-04-06 17:44

(6 aprile 2007)

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