ROMA
(ANSA) – ROMA, 8 LUG – "Il mio è un censimento, non una schedatura su base etnica. Voglio far finire lo scandalo dei campi rom". Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, risponde in una intervista a ‘Famiglia Cristiana’ alle critiche che gli sono piovute addosso dopo l’iniziativa sulle impronte per i rom. "Ho la coscienza a posto – spiega Maroni – Abbiamo previsto un piano d’azione per risolvere una volta per tutte l’indecente scandalo dei campi nomadi". "Indecenti sono i campi nomadi – aggiunge – non la nostra ordinanza. Inoltre si tratta di un vero scandalo, perché esistono da anni e mai nessuno è intervenuto". "Noi non abbiamo mai parlato di ‘emergenza rom’ – aggiunge il ministro – noi parliamo di ‘emergenza campi nomadi’. Il viceministro dell’Interno del Governo Prodi, Marco Minniti, invece, ha firmato con il Comune di Milano il patto per Milano sicura, che prevedeva all’art.2 la nomina del prefetto come commissario straordinario per gestire l’emergenza rom. Dunque, il razzista non sono io e, di conseguenza, le accuse di voler discriminare i rom le giro al governo precedente e alla sinistra". Maroni annuncia che il censimento si farà "solo a Roma, Milano e Napoli appunto perché non è fatto su base etnica, ma solo dove c’é un’emergenza campi nomadi". Vedremo poi, aggiunge "se darà buoni risultati, di estenderlo ad almeno altre 10 province dove abbiamo verificato problemi". "Una volta saputo chi vive nei campi – dice ancora Maroni – dobbiamo realizzare livelli minimi di prestazioni igienico-sanitarie, per evitare che i bambini vivano con i topi".(ANSA).
AU/
NOMADI: MARONI;NON E’ RAZZISMO, E’ CENSIMENTO NON SCHEDATURA
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