ROMA
(ANSA) – ROMA, 30 AGO – Un appello agli Stati, in primo luogo quelli europei, affinché rispettino i diritti delle popolazioni nomadi e le difendano dalle discriminazioni, sarà fatto dalla Chiesa cattolica in occasione del sesto Congresso mondiale della Pastorale per gli Zingari, in programma dal primo al 4 settembre a Freising, in Germania. Lo ha anticipato il segretario del pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, arcivescovo Agostino Marchetto, che concluderà i lavori del congresso, in una intervista alla Radio Vaticana. Marchetto ha ribadito di ritenere che oggi gli zingari siano vittime di discriminazione. "Basta pensare alle polemiche suscitate negli ultimi mesi da alcuni provvedimenti legislativi sfavorevoli alle popolazioni zingare. Dai rapporti che ci pervengono dalle Chiese locali – ha detto – constatiamo che un po’ dappertutto gli zingari sono vittime di discriminazione, disuguaglianza, razzismo e xenofobia". Non si salva neanche l’Europa, dove "i Rom e Sinti, pur se cittadini di Stati membri e muniti di documenti validi, non possono godere degli stessi diritti dei comuni cittadini. In alcuni Paesi – ha aggiunto – i bambini zingari sono costretti a frequentare scuole speciali per disabili fisici o mentali, mentre non poche donne vengono sottoposte a sterilizzazione forzata. E la generale mancanza di fiducia – ha concluso – fa sì che ai giovani, pur se ben preparati professionalmente, non è concesso l’ingresso al mondo del lavoro come per gli altri".
NOMADI: MONS.MARCHETTO, TROPPE DISCRIMINAZIONI IN EUROPA
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