CITTA’ DEL VATICANO
(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 4 LUG – Senza rispetto per le la cultura delle popolazioni nomadi – ha affermato mons. Agostino Marchetto, segretario del dicastero pontificio dei migranti, in una intervista alla Radio Vaticana – "può essere difficile giungere a una reale integrazione e dunque, in prospettiva, anche a un accettabile grado di sicurezza sociale". L’arcivescovo invita tutti i Paesi a muoversi nella direzione del rispetto dei diritti fondamentali della persona, mettendo in risalto l’esperienza maturata dalla Chiesa a contatto con i ROM, ispirata dai valori del Vangelo. "L’azione fondamentale è la questione culturale – ha precisato il presule – perché anche se sono stabilizzati o semi-stabilizzati, i nostri fratelli conservano una cultura del movimento, della itineranza. Ed è questo credo che crea difficoltà, perché è come un pugno nello stomaco alla nostra stabilità e direi anche all’ideale che tutto sia sicuro, tutto a posto". Marchetto ha poi invitato a guardare al problema della convivenza con i nomadi in un contesto globale, che vede Paesi "più avanzati" dell’Italia in questo campo, come, a suo giudizio, la Spagna "che certamente nel secolo scorso ha svolto un grandissimo compito di integrazione". Un tema, infine, quello della cultura nomade, ineludibile per quanti operano con i ragazzi, nelle scuole e fuori, "perché questa etnia – ricorda mons. Marchetto – ha moltissimi giovani".(ANSA).
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NOMADI: MONS.MARCHETTO,SENZA RISPETTO NON CI SARA’ SICUREZZA
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