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Meno file e più autocertificazioni, anche per gli immigrati

Dal primo gennaio, gli uffici pubblici dovranno trovare da soli le informazioni delle quali sono già in possesso. Basta certificati da allegare alle domande, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva e una fotocopia del documento

 

Roma – 4 gennaio 2012 – Dal 1° gennaio 2012, grazie alla legge 12 novembre 2011, n. 183 che ha modificato il DPR 445/2000 in materia di autocertificazione, sono entrate in vigore le nuove norme sull’autocertificazione.

I cittadini non dovranno fare file negli uffici pubblici per farsi rilasciare certificati di stato di famiglia, residenza, stato civile o altro, se tali certificati sono stati richiesti da uffici pubblici, quali ad esempio Prefetture, Questure, Inps, Motorizzazione, Tribunali, Università, ecc. o da gestori di servizi pubblici (Poste, aziende di trasporto, ecc.). Le nuove norme stabiliscono infatti che la Pubblica Amministrazione verifichi  da sola tutti i documenti dei quali è già in possesso.

Sono gli stessi uffici pubblici che dovranno quindi attivarsi tramite i loro canali interni a richiedere ad altri uffici pubblici  le attestazioni necessarie relative alle richieste dei cittadini. Questi potranno, quindi, autocertificare gli stati e i fatti richiesti, allegando a una dichiarazione sostitutiva la fotocopia di un valido documento di identità.

Rimane l’obbligo di presentazione dei certificati nei rapporti con i Privati, ad esempio con le società di prestiti o con le banche se si chiede un mutuo o un finanziamento oppure con un’agenzia immobiliare nel caso di acquisto o affitto di un immobile.

Queste nuove regole valgono anche per i cittadini extracomunitari che, si ricorda, hanno diritto ad autocertificare solo stati, fatti o qualità presenti nei registri della pubblica amministrazione italiana e che quindi possono essere facilmente verificabili, fatte però salve le speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti concernenti la disciplina dell’immigrazione. Non si potrà autocertificare l’elenco degli esami sostenuti se si chiede il rinnovo del permesso per studio, oppure l’idoneità alloggiativa o i certificati pernali per la carta di soggiorno.

Si potrà, invece, autocertificare la residenza o lo stato di famiglia da inviare alll’Inps per la domanda di erogazione di prestazioni assistenziali oppure, al posto del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, potrà essere presentata l’autocertificazione.

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Avv. Mascia Salvatore

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