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Nozze combinate, finge un sequestro

La messa in scena di una sedicenne marocchina. Doveva andare in sposa a un sessantenne Piacenza  – 26 giugno 2008 – È scappata di casa inscenando un sequestro di persona. Una studentessa marocchina di sedici anni residente a Piacenza ha pensato che fosse questo il modo migliore per sfuggire al matrimonio che la famiglia stava combinando con un anziano.

La ragazza era scomparsa il 7 giugno scorso, ma i genitori, forse perché in passato c’erano già state altre due fughe,  non avevano presentato subito denuncia. Stavolta però era arrivata con una telefonata una richiesta di riscatto, 500 euro, che il padre aveva versato senza però veder ritornare la figlia. Di qui la denuncia e l’intervento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, competente per i sequestri a scopo di estorsione.

In 48 ore i carabinieri di Piacenza, tramite intercettazioni e tracciamenti, hanno ritrovato la “rapita” nel milanese, dove era ospite di alcuni amici, venendo a capo di quello che era subito sembrato un sequestro anomalo. La ragazza ha quindi svelato in lacrime la messa in scena.

Secondo quanto ha raccontato agli inquirenti, il padre il fratello l’avevano picchiata e minacciata di rispedirla in Marocco a causa dei suoi insuccessi scolastici e del suo stile di vita troppo occidentale (a riscontro di queste violenze  ci sarebbe una  frase del padre al fratello intercettata dai carabinieri poco dopo il ritrovamento: "non la picchiare").

Avrebbe inoltre saputo da una cugina che la famiglia stava trattando per darla in sposa, in cambio di una cospicua dote, a un connazionale ultrasessantenne residente in Francia.Una sorte simile era recentemente toccata a una sorella di appena 17 anni.

Di qui l’idea di scappare e di estorcere denaro al padre per potersi mantenere durante la fuga. Ora la ragazza è in una struttura protetta, ma la Procura dei minori dovrà decidere se le possano essere imputati dei reati come, per esempio, un procurato allarme.

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